Il nostro viaggio alla scoperta delle nazionali che prenderanno parte ai prossimi Mondiali in Brasile si conclude con il girone H, con Belgio, Russia, Algeria e Corea del Sud come protagoniste.
BELGIO
I Diavoli Rossi si presentano a questa edizione della Coppa del Mondo come “teste di serie” e, dopo aver ben figurato durante le qualificazioni, mirano a confermare la propria forza in Sudamerica. Il CT Wilmots ha fra le mani il Belgio più forte di sempre: tecnica, eleganza e nomi pesanti. In porta ci sarà Courtois, campione della Liga con l’Atlético, supportato in difesa dall’esperto Van Buyten. A centrocampo domina Witsel, ma è sulla trequarti che i Diavoli spaventano con i brevilinee Hazard e Mertens, a sostegno del possente Lukaku. In Brasile ci sarà l’esordio in una competizione internazionale per Adnan Januaj, il talentuoso centrocampista offensivo classe ’94 del Manchester United che proprio alla vigilia dei Mondiali ha scelto di giocare per il Belgio. La stella della squadra è senza dubbio Eden Hazard, gioiellino dei Blues nelle mire degli arabi del PSG ma pronto ad indossare la numero 10 a Stamford Bridge.
RUSSIA
Dopo due edizioni dei Mondiali saltate, è bastata l’esperienza del tecnico italiano Capello per riportare la Russia tra le big del mondo. Nelle qualificazioni è riuscita a tenere testa al Portogallo, conquistando il Brasile senza rischiare lo spareggio. Gli ex sovietici tecnicamente non hanno molto da reclamare, ma possono contare su un organico interamente “fatto in casa”, l’intera rosa proviene, infatti, dal campionato russo. L’allenatore italiano avrà a disposizione il bomber Kerzakhov e i due giovani giovani Kokorin e Dzagoev in forza alla Dinamo e al CSKA di Mosca.
ALGERIA
L’Algeria rappresenta la nazionale meno esperta del gruppo H, candidata ad essere la squadra cuscinetto. Le volpi del deserto hanno dalla loro parte un nutrito gruppo di giocatori militanti nella massima serie italiana: Taider dell’Inter, Ghoulam del Napoli e Mesbah del Parma; non convocato, invece, l’altro interista Belfodil. L’attacco dei nordafricani gira attorno ad Islam Slimani, punta dello Sporting Lisbona.
COREA DEL SUD
La Corea del Sud non può che rievocare, inesorabilmente, gli sciagurati Mondiali del 2002, dove fu protagonista dell’eliminazione degli Azzurri. Le tigri asiatiche si sono qualificate al secondo posto dietro l’Iran, strappando all’ultimo il biglietto per il Brasile. A guidare gli asiatici sarà Hong Myung-Bo, leggenda del calcio coreano e recordman di presenze con la Nazionale, che avrà a disposizione un organico nettamente inferiore a quello della Russia e del Belgio. La maggior parte dei componenti della rosa coreana militano nella K-League, mentre altri hanno già fatto il salto di qualità in Europa portando esperienza tra le file della nazionale: Song e Park Chu-Young fra tutti. L’attaccante Heung-Ming Son, in forza al Bayer Leverkusen, è considerato da molti addetti ai lavori uno dei giovani più promettenti del panorama asiatico e ben potrà figurare durante la rassegna sudamericana.