immagina la scena: lunedì scorso,
io e la monella nello studio medico, al centro di riabilitazione neuropsicomotoria dove porto lei e il monello per le terapie di psicomotricità e logopedia.Foniatra: "Monella, ora che ho sentito come sai leggere bene e come hai migliorato la pronuncia delle letterine, vuoi farmi vedere un pò anche come scrivi?" Monella: "No!" (Ovvio. Risponde sempre così, di prassi, al primo tentativo)Foniatra: "Su! So che sei diventata brava con lo stampatello!"Monella: "No!" (Ma nel frattempo afferra la penna un pò nervosamente, inizia a cedere)Foniatra: "Dai, scrivi sul foglio come ti chiami!"Monella: "Ufff...mmm...grrr" (inizia a scrivere, ancora contrariata ma oramai decisa ad accondiscendere alla richiesta)
"COME TI CHIAMI"
:-)))
Scritto bello grande e senza che le si dettasse lettera per lettera.
Al che il foniatra ha sorriso e poi mi ha detto: << E' la pragmatica del linguaggio. Come se io dicessi a qualcuno "Ciao, io sono Pasquale e tu?" e questo rispondesse "Io no!">>.
Insomma: la monella è pragmatica, che vuoi farci. Non sa ancora andare al di là del significato letterale delle frasi. Però almeno ha scritto correttamente, "h" compresa!E' già qualcosa.