Monello: il punto.

Da Marisnew
Cara Lilli,
naturalmente intendo il punto della situazione.
Si, perchè ogni tanto è bene riassumere un pò le cose, per averle belle chiare, lì davanti agli occhi e poterle un domani rileggere e ricordare.
Dunque: il monello oggi. 
Vediamo...
Il monello è bellissimo (si sa che ogni scarrafone è bello a mamma sua, ma comunque lui è davvero molto carino!!!), sorride con gli occhi oltre che con la bocca e poi fa delle espressioni buffissime che non so chi gli abbia insegnato.
Il monello da un pò di tempo ha una nuova passione: le fette biscottate. Lui le ama, vivrebbe di sole fette biscottate. Già se vede che qualcuno apre lo sportello del pensile della cucina in cui sono le cose per la prima colazione arriva tutto trafelato e poi se riconosce il pacchetto delle fette biscottate mentre lo si apre è tutto un gioire, un ridacchiare, e aspetta a bocca aperta che gliene si porga una. Poi la prende, la guarda, la rigira tra le mani, e alla fine, mantenendola con il pollice e l'indice (in modo piuttosto chic devo dire) la porta alla bocca e comincia a sgranocchiarla delicatamente, con gusto ma senza fretta. Quando l'ha finita torna per averne un'altra.

Il monello guarda volentieri Peppa Pig insieme alla monella e ama in particolare il personaggio di George, il fratellino piccolo (identificazione? hanno anche la stessa età: 2 anni!) che lo fa sbellicare dal ridere.

Il monello non fa il classico bagnetto. Lui fa la doccia. E la fa fare anche a mamma e papà, perchè sono costretti a lavarlo in due (papà lo mantiene e mamma usa doccetta e spugna) mentre lui è in piedi nella sua bella vaschetta che è posizionata all'interno della vasca grande e si agita come un forsennato perchè non vuole saperne di sedersi e schizza acqua ovunque, specie mentre gli si lavano i capelli.

Il monello è un "mammarulo" (come si dice dalle mie parti), ossia vive in simbiosi con la sua mamma. Senza aver chiesto il di lei parere. Ossia senza che la povera mamma possa fare altrimenti. Lui le vivrebbe incollato addosso, praticamente. Era già un pò così, ma da qualche settimana lo è diventato in modo esasperante. La mamma per caso esce dalla stanza? Lui la segue immediatamente. La mamma si siede? Lui le si arrampica in braccio all'istante (e a volte cerca di arrampicarsi anche mentre lei è in piedi). La mamma va in bagno o in camera da letto o nello stanzino e chiude il cancelletto di legno fatto appositamente dal papà per sbarrare la strada proprio al monello in un punto del corridoio, onde evitare che lui si avvicini alla stufa a pellet, la tocchi e si ustioni (come è accaduto, per fortuna in modo lieve, alla sua cuginetta)? Lui si siede a terra dietro il suddetto cancelletto, immobile ad aspettare il suo ritorno (con pianterello opzionale). Tipo cane da guardia.

Non importa se c'è il papà (che pure ama tanto) o gli zii o i nonni: basta che sia presente la mamma e lui non bada a nessun altro se non a lei.

Il monello è un monello, davvero. Ricordi quando ti scrissi che con l'inizio dell'anno nuovo aveva raddoppiato la monellaggine? Ecco: mi sbagliavo. L'ha centuplicata. 

Se qualcuno entra a casa nostra in questo periodo la prima cosa che si troverà davanti, nell'ingresso, sono due o tre sedie. Poi andando nella stanza della monella, dove c'è anche il computer, ecco altre sedie messe lì in mezzo. 
Eh si, perchè sedia+tavolo=monelloinpiedisultavolostesso (tutto attaccato rende meglio l'idea).
Quindi la mamma può tenere le sedie attorno al tavolo della cucina o del soggiorno solo quando effettivamente c'è qualcuno che ci stia seduto sopra, se no deve toglierle. E non basta allontanarle un pò, vanno messe proprio via, se no lui le spinge, riavvicinandole ai tavoli, e ci si arrampica di nuovo. Quando non le usa per tentare la scalata al piano di lavoro della cucina o ad altre vette.
E poi apre tutti i cassetti, specie quelli della cucina, per prendere ad esempio i coperchi grandi e pesanti e usarli tipo trottola sul pavimento. Ed apre anche le porte, mettendosi in punta dei piedi per arrivare più agevolmente alla maniglia. Quindi se con la monella (piccola) bastava chiudere una porta se si voleva evitare che entrasse in una determinata stanza, con lui si deve anche chiudere a chiave. Sempre fino a quando non imparerà anche a girare la chiave nella serratura (e a questo punto me lo aspetto tra non molto).
Queste ed altre amenità rendono alla sua mamma le giornate mooooolto faticose, considerando anche che in tutto questo c'è pure la monella da seguire. Tanto che alla sera la povera mamma normalmente non ce la fa proprio più e a volte dà un pò in escandescenza (lo confessa).

Ma si sa. Il monello è il monello. E la sua mamma lo ama da morire [specialmente quando dorme beato ;-) ]