MONEY - Soldi e spiritualità

Da Sara Bini
“Soldi, così dicono, sono l'origine di tutti i mali di oggiMa se domandi l'aumento non è una sorpresa che non diano un bel niente -  Money, so they say, is the root of all evil today but if you ask for a rise it's no a surprise that they're giving none away” (Pink Floyd)  

Un altro semi-tabù collegato al fantastico mondo della new-age, post-age, spiritualità, terapie olistiche e affini è quello del rapporto tra percorso interiore e denaro. Organizzando o partecipando a eventi di questo tipo , ogni tanto assisto a discussioni mediatiche (e non) il cui succo, stringato e spurgato da fronzoli è “ciò che riguarda la spiritualità dovrebbero esser gratis o quasi”.Da un lato posso comprendere e condividere tale punto di vista: infatti anche il mondo del lavoro interiore e dell’esoterismo è a tutti gli effetti un business - un mercato spesso connotato dai giochetti di potere, monopoli, mafie e quant’altro. Capisco chi si inorridisce di fronte a ciò perché sperava che in tale ambiente le persone o le dinamiche fossero un po’ più pulite: tuttavia su questo pianeta tutto è necessariamente soggetto a distorsione - essendo la Terra il pianeta dell’imperfezione ‘par excellence’.D’altro canto, gli integralisti della cosiddetta ‘spiritualità a gratis’ possono continuare a dormire sogni tranquilli senza sentirsi defraudati da nessun diritto fondamentale: se si possiedono la forza di volontà, l’autodisciplina e la costanza di meditare 15 minuti al giorno tutti i giorni, eccoci servito il nostro personale corso di ‘illuminazione’ senza spendere un centesimo. Tra l’altro, per imparare le fondamentali tecniche di meditazione ci saranno almeno un milione di risorse online totalmente gratuite (video, blog, ebook etc.). Ciò che invece, secondo me, si nasconde nell’idealizzazione romantica della ‘spiritualità a gratis o quasi’ è la propria incapacità a dare (agli altri ma soprattutto a se stessi) - specialmente sul piano spirituale. Infatti i paladini della gratuità non mettono in discussione che il proprio lavoro, quale che esso sia, debba essere giustamente retribuito né che un’ora dell’idraulico possa costare 30 euro e un’ora dal parrucchiere anche 60. E’ curioso invece come la nobile idea del rispetto del lavoro altrui non si applichi all’ora del conferenziere, del counselor spirituale, dell’insegnante di meditazione o del terapeuta esoterico.Senza però indugiare in tali considerazioni, le implicazioni più interessanti sono a livello degli effetti ‘concreti’ che tale atteggiamento produce. In primis,  se in qualche modo non pago un servizio, una persona, un lavoro - ci resto energeticamente (e talvolta psicologicamente) legato. Il pagamento avviene dunque in termini di dipendenza da tale gruppo, associazione o istruttore che fa tutto gratuitamente nel panorama di una società in cui tutto ha un prezzo. E’ un giochetto sottile su cui molte istituzioni o molte persone basano la loro volontà di potenza.In secondo luogo non mi stupirei se le persone che ricevono tutta la spiritualità a gratis non vedessero grandi effetti di trasformazione nelle loro vite, rafforzando così la convinzione che l’intervento dell’idraulico o dell’estetista va pagato a differenza del seminario di spiritualità. Tuttavia, come narra il famoso detto Zen, occorre prima svuotare un po’ la nostra tazza per poterla riempire con qualcosa di nuovo. Il non saper lasciare andare un po’  del proprio denaro a livello materiale può rappresentare una forma di attaccamento anche su altri livelli, ad esempio il non voler mettere in discussione le proprie sacrosante convinzioni, i propri giustificatissimi rancori o il proprio comodo vittimismo.

Ph. Dany Summo, make up Vale

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