Money Transfer: quanto costa cos’è e quali rischi si corrono e

Da Raffa269

Definizione del Money Transfer: cos'è

Nella sostanza sono dei trasferimenti di denaro o di moneta (ricordate questo concetto perchè dopo tornerà utile) che non avvengono mediante il classico circuito delle banche ma attraverso degli altri soggetti dtti agenti di trasferimento che devono essere autorizzati a farlo per cui noi diamo un ordine alla banca e dopo questo passaggio in pratica potrebbe essere più difficile monitorare il trasferimento di denaro verso paesi esteri. Considerate che le cifre interessate da questo fenomeno sono oltre i 2 miliardi di euro ogni anno e che il numero delle singole operazioni può essere di decine se non centinaia di migliaia.

Il pericolo è che dietro questi movimenti di denaro non vi siano solamente trasferimenti di denaro da parte degli immigrati in Italia alle rispettive famiglie e che quindi vi sia stata precedentemente una tassazione all'origine ma che dietro vi siano attività spesso illecite. Ad oggi possiamo dire che anche un bambino di 4 anni lo sa ma se leggiamo sui giornali le motizie che ruotano attorno ai controlli che fa la guardia di finanza e alla enorme percentuale di irregolarità che sperimentano ad ogni controllo le forze dell'ordine e di polizia tributaria (parliamo di punte del 90% dei controlli) possiamo dire che il sistema non ha una normativa particolarmente stringente.

Alcuni esempi di soggetti che gestiscono queste operazioni

Esistono diversi soggetti che adottano gli international Money Transfer come la Western Unione o Money Gram che nella sostanza consentono il trasferimento di fondi e che sono molto ma molto utilizzati dagli stranieri residenti in Italia che inviano denaro nei paesi terzi. Basti pensare che il umero delle transazioni in Italia sono decine se non centinaia di migliaia

Quanti soldi fanno uscire verso l'estero: i rischi di evasione fiscale

Parliamo di cifre enormi di centinaia di miliardi di dollari a livello globale di cui, guarda la, l'Italia rappresenta il secondo paese in Europa dopo la Spagna. Il rischio più grande che si cela dietro questa modalità di trasferimento veloce di moneta è facilmente desumibile dai rapporti sulla tipologia di transazioni effettuate, i paesi di destinazione. Se analizziamo dalla anagrafe tributaria la composizione degli immigrati in Italia i flussi di moneta verso i paesi di origine spesso non sono coerenti ma data l'eccessiva frammentazione degli importi il rischio è di far passare tutto in sordina perchè non vi sarebbe convenienza economica e controllare coloro che effettuano versamenti che seppur illeciti sono di modesto importo. Ma chi gli dice che i trasferimenti non siano anche verso paesi diversi per poi ricongiugersi in uno solo finale e che il primo invio sia fatto solo per eludere il fisco Italiano? Parlo di fisco perchè qualora si evadano fiscalmente le imposte è come sei vi e ci facessero una danno a noi, non scordiamolo...certo se poi pensiamo come vengono impiegati gli introiti derivanti dal gettito fiscale ci si accappona la pelle però questo è un altro capitolo.

Dove vanno a finire questi soldi

Magari a saperlo nel senso che possiamo sapere il paese di destinazione e alcune coordinate ma riguardano il paese di partenza mentre per in quello di destinazione ci saranno le loro regole che, normalmente, sono sempre molto ma molto meno restritive delle nostre. La Cina è il paese più ricercato da questi money transfer e poi ci sono le Filippine e la Romania.

Quanto costa il Money Transfer

Al Money trasnfer si applica una fee o commissione talvolta anche molto salata, chissà perchè, che arrivare anche al 10% delle somme da spedire per cui se pensiamo che in media la metà del reddito prodotto da un immigrato o anche più della metà, posso immaginare, se i soldi derivano da attività illecite viene facile pensare come tali somme possano anche nascondere il corrispettivo per trasferimenti di denaro che hanno come paesi di destinazione legislatori decisamente meno stringenti e attenti del nostro.

Quanto posso spedire all'estero: Pericolo di sanzioni antiriciclaggio dietro ai Money Transfer

Invii fino a 2 mila euro

In estrema sintesi per invii con il Money transfer di denaro la cui sommatoria per lo stesso soggetto sia inferiore a 1.999 euro non ci sono particolari adempimenti aggiuntivi o informazioni da dare mentre qualora si superi tale soglia è necessario compilare un modulo di congruità (congruity form) che consente ai soggetti verificatori di conrollare la congruità delle operazione e nella sostanza di verificare che le somme destinate all'estero siano il futto di attività lecite ma non che abbiano subito una tassazione all'origine.Chi li controlla infatti non sono gli organi di controllo Italiani come Guardia di Finanza o Agenzia Entrate ma le autorità di controllo sui Money Trasfer la cui mission è diversa da quella di verifica sulla regolarità tributaria.

Invii fino a 4999 euro

Per questo range sarà necessario compilare il congruity form in cui sono richieste alcune informazione non solo anagrafiche del destinatario ma anche di batura qualitativa sulle somme oggetto di trasferimento.

Invii superiori a 5 mila euro o per importi frazionati

Superati i 5 mila euro per singolo soggetto potreste essere soggetti a controllo da parte delle autorità finanziarie che controllano i money transfer a cui non dovrete necessariamente preoccuparvi in quanto nulla vieta di farlo se siete in regola ossia come al solito se siete in grado di provare che sono il frutto della vostra attività lecita e regolarmente registrata e che abbiate versato le tasse o le imposte su questi proventi.

Esenzione dalla norma sull'antiriciclaggio per i Money Transfer Internazionale

I Money Transfer sono stati esclusi infatti dalla nuova normativa sull'antiriciclaggio che ha imposte normative stringenti sull'uso del contante a cui il Money Transfer date le sue caratteristiche sembrava associarsi invece no perchè come anticipato sopra qui parliamo di vero e proprio trasferimento di moneta. Per cui quelle che dovrebbero essere le norme sulla restrizione all'uso del contante che sono contenute prima di tutto nel Decreto legge 231 del 2007 dove si stabilisce le regole ed il limite al di sopra del quale il trasfrimento di contante deve transitare per banche o le Poste qualora superi i 2.499 euro.

Peccato perchè il Decreto Legge 138 del 2011 aveva introdotto nuovi e limiti più contenuti all'uso del contante abbassando il limite della circolazione di denaro tra soggetti privati da 5 mila a 2499 euro introducendo l'articolo 2 comma 4 che nel seguito vi riporto: Inoltre " 4. A fini di adeguamento alle disposizioni adottate in ambito comunitario in tema di prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attivita' criminose e di finanziamento del terrorismo, le limitazioni all'uso del contante e dei titoli al portatore, di cui all'articolo 49, commi 1, 5, 8, 12 e 13, del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, sono adeguate all'importo di euro duemilacinquecento; conseguentemente, nel comma 13 del predetto articolo 49, le parole: "30 giugno 2011" sono sostituite dalle seguenti: "30 settembre 2011".

La normativa antiriciclaggio originaria imponeva infatti che " 1. E' vietato il trasferimento di denaro contante o di libretti di deposito bancari o postali al portatore o di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, quando il valore oggetto di trasferimento, e' complessivamente pari o superiore a 12.500 euro. Il trasferimento e' vietato anche quando e' effettuato con piu' pagamenti inferiori alla soglia che appaiono artificiosamente frazionati. Il trasferimento puo' tuttavia essere eseguito per il tramite di banche, Poste italiane S.p.a., istituti di moneta elettronica e istituti di pagamento, questi ultimi quando prestano servizi di pagamento diversi da quelli di cui all'articolo 1, comma 1, lettera b), numero 6), del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 11. (7) (10) (11) (12) ((17)) 1-bis Per la negoziazione a pronti di mezzi di pagamento in valuta svolta dai soggetti iscritti nella sezione prevista dall'articolo 17-bis del decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 141, il limite di cui al comma 1 e' di 2.500 euro."

In questi commi non possono essere annoverati anche i Money Trasnsfer internazionali o anche nazionali che invece erano disciplinati dai commi 18 e 19 che sono stati per l'appunto abrogati dal Decreto legge 138 del 2011. Nel primo comma si vietavano trasferimento di denaro per importi superiori a 2 mila euro mentre nel secondo si faceva riferimento all'idonea documentazione a supporto che comprovi l'origine lecita del provento e la tassazione all'origine. Solo il contante deve passare quindi attraverso banche o poste se supera i 2.499 euro, e gli assegni non possono superare questa soglia se sono trasferibili.

Poca regolamentazione fa proliferare il sospetto di riciclaggio nei Money Transfer

Coloro che lavorano i Money Transfer Internazionali sono infatti regolamentati dal paese in cui l'intermediario preponente ha ottenuto l'autorizzazione che non è detto sia l'Italia (anzi) ad operare con la conseguenza che gli agenti esteri money transfer non sono obbligati ad iscriversi nella sezione speciale dell'albo degli agenti in attività finanziaria ma è sufficiente che lo siano nel loro paese di origine. Nel nostro paese avranno solo degli obblighi base che a mio avviso sono molto poco improntati ad ottenre la massima trasparenza dell'operato: si limitano infatti a richiedere per coloro che vogliono operare in libera prestazione di servizi (FOS "Freedom on services") in Italia di comunicare i dati anagrafici, il paesi dove hanno ottenuto l'autorizzazione l'apertuta, chiusura o variazione dell'attività mediante l'indirizzo di posta elettronica certificata PEC. Dovranno altresì comunicare telematicamente i rapporto finanziari avuti nel mese precedente.

Obblighi per coloro che effettuano o ricevaono denaro con il Money Transfer

Non a caso dalla banca d'Italia questa metodolgoia di trasferimento di deanro è stata bollata come un fenomeno sospetto da monitorare e per il quale sono richieste delle informazioni; per esempio vengono definiti alcuni Attributi specifici dell'operazione del tipo TRASFERIMENTI ORDINATI/RICEVUTI DA MONEY TRANSFER (intermediari ex art. 106 TUB e per il MT viene chiesto anche il codice di avviamento bancario (CAB) del comune italiano da cui proviene o verso cui è diretto il trasferimento di denaro.

Limiti sulla tracciabilità del contante ed il controllo sui conti correnti bancari

Leggete anche gli articoli correlati al primo riguardanti i nuovi limiti alla tracciabilità del contante e quello sul controllo dei conti correnti bancari e postali.


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