Monologando con te,caro Lettore…

Da V

Se mi chiedessi come sto ti risponderei con uno sbadiglio,poi con un alzata di spalle. Evito di pormi domande troppo difficili,per cui non farlo neppure tu.

Se mi chiedessi cosa sto leggendo,ti risponderei che i miei occhi sono pieni di parole e la mia testa piena di storie. Vivere vite d’inchiostro,tutto ciò potrebbe (forse) bastare. A questo punto,se mi chiedessi che cosa basterebbe a me,ti direi che nulla è mai sufficiente nè per me nè per te. Il finito è un limite,non un traguardo.

Se mi domandassi chi voglio essere,ti direi semplicemente me stessa e a mia volta ti chiederei se per caso mi hai vista,da qualche parte. È tanto tempo che mi manco. Ti manco? Ho sempre misurato i rapporti in mancanza – nel caso me lo domandassi – perchè se il vuoto di qualcosa o qualcuno che hai avuto non si riempie,allora ti porterai quella sagoma nel cuore,buco nero che tutto risucchia.

Se mi chiedessi perchè non sto preparando la valigia,ti risponderei che se vuoi puoi farlo tu,sempre se riesci a scollarti – letteralmente – dal letto. Strana cosa le valige: il tuo mondo in una scatola. Trasporti il tuo passato e il tuo presente in giro per il mondo,cercando solo un futuro in cui abitare. E se ora mi domandassi cosa lascierei,ti direi che nulla posso abbandonare perchè inciso sulla mia pelle mi seguirà per sempre.

Se mi chiedessi una bacio, ti risponderei poggiando le mie labbra sulle tue,negandoti la possibilità di domandare altro.

V.