Monopoli: alla scoperta della città tra il mare e la collina pugliese

Da Viaggieitinerari
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Zona Castello nel centro storico di Monopoli – Photo Francesco Ippolito

Dolcemente affacciata sul Mar Adriatico, Monopoli, in provincia di Bari, è una graziosa località turistica caratterizzata da storia antica e arte millenaria, da vaste campagne disseminate di contrade e natura generosa e affascinante, da mare limpido e spiagge sabbiose, da sapori tipici e genuini e tradizioni popolari.
Monopoli tutta da scoprire, quindi.
Città dalle origini antichissime, la sua esistenza viene datata nel lontano Paleolitico, testimoniata dai ritrovamenti archeologici dello scheletro di un bambino nella Grotta delle Mura, vicino Porto Rosso; fu certamente abitata già in epoca messapica, intorno al V sec. a.C. come si può constatare dai resti archeologici nell’area sottostante la Cattedrale.
Nel corso dei secoli, Monopoli ha visto un susseguirsi di dominazioni: nel 650 d.C i Longobardi a cui si devono alcune torri, chiese e mura difensive, nel 663 d.C. i Bizantini che dominarono per 5 secoli circa, i Normanni intorno al 1050 d.C. che portarono prosperità economica e commerciale e ampliamento del centro abitato: a questo periodo infatti risalgono le mura di cinta, l’insabbiatura del porto naturale per mettere in sicurezza dagli attacchi da mare, e punto di scalo per le Crociate. Successivamente ci furono gli Svevi, gli Angioini, gli Aragonesi, i Veneziani, gli Spagnoli, i Francesi e infine il Regno Borbonico.
Si dice che Monopoli, città unica dal greco Monos Polis, sia nata nel 546 d.C. dalla venuta degli abitanti di Egnatia in fuga verso Nord, in seguito agli attacchi di Totila, re dei Goti, durante la guerra greco-gotica; altra versione attendibile sostiene che l’origine del suo nome fosse Minos Polis, dato dai Cretesi approdati sulle coste pugliesi in onore del loro Re, Minosse.

La visita parte dal cuore pulsante di Monopoli, Piazza Vittorio Emanuele II, conosciuta dai monopolitani come il Borgo, attorno al quale si sviluppa la parte moderna nonchè il fulcro commerciale e amministrativo, dove si concentrano la maggior parte dei negozi e degli uffici.
Questa zona viene chiamata centro murattiano, per via della sua forma a scacchiera, che prende il nome da Gioacchino Murat, vicerè durante la dominazione francese dei primi del’800 che volle promuovere l’ampliamento urbano progettando un reticolo ortogonale di isolati, dove realizzare abitazioni e attività commerciali.
Sotto la piazza sono stati di recente scoperti i rifugi antiarei utilizzati dalla popolazione nella Seconda Guerra Mondiale per difendersi dai bombardamenti.

Da Piazza Vittorio Emanuele II, si entra nel “Paese Vecchio” attraversando Largo Plebiscito, e si prosegue per Via San Domenico, dove s’incontra l’omonima chiesa, di epoca rinascimentale con rosone in pietra traforata.
Poco più avanti la Chiesa rupestre della Madonna del Soccorso, a circa 6 metri sotto l’attuale livello stradale, nel X secolo era collocata sul portocanale, poi insabbiato dai Normanni per impedire le invasioni marittime.

Cattedrale Maria SS. della Madia di Monopoli – Photo Francesco Ippolito

Lasciata alle spalle Piazza XX Settembre, in cui si tiene il mercato giornaliero di frutta e verdura, si raggiunge Largo Cattedrale, dove è ubicata la Basilica di Maria SS. della Madia, in stile barocco e decorata con marmi policromi.
Maestoso è lo scenario che si apre camminando sul sagrato e guardando la facciata della Cattedrale e del muraglione.
Di origini romaniche, fu infatti costruita nel 1107, subì grossi restauri nel 1742 quando venne quasi completamente rifatta secondo i canoni barocchi.
Il fastoso interno a croce latina a tre navate è caratterizzato da una cupola di circa 30 metri di altezza, dalla cappella superiore in cui viene custodito il quadro della Madonna della Madia, da altre cappelle preziose, da stucchi, altari, marmi e tele di pregevole valore.

Navata centrale della Cattedrale di Monopoli – Photo by Francesco Ippolito

Alla Cattedrale è legata la leggenda della Madonna della Madia, secondo la quale l’icona della Madonna sia arrivata “miracolosamente” a Monopoli su una zattera di grandi travi di legno, che dovevano servire ad ultimare i lavori di costruzione del tetto del duomo romanico, iniziati nel 1107 dal vescovo Romualdo e non ancora terminati dieci anni dopo.
L’evento dell’approdo della Madonna viene celebrato ogni anno il 16 Dicembre alle 5 di mattina e riproposto il 14 Agosto per i turisti.
Sul sagrato si possono ammirare anche il Palazzo Vescovile e l’ex Palazzo del Seminario.
A pochi metri  il Museo Diocesano con opere d’arte sacra di diversi artisti.
Proseguendo per Via Argento si trova l’ingresso al Sito archeologico della Cattedrale, all’interno del quale sono custoditi resti della cripta romanica, tombe messapiche, testimonianze dell’età del bronzo, oltre a una ricca collezione di vasellame. Il Museo è gestito dall’Associazione culturale Pietre Vive – Cattedrale di Monopoli, che offre un qualificato e abilitato servizio di guida alla scoperta della Monopoli antica.

Poco più giù, si apre la Porta Vecchia, antico accesso al centro storico, con una bella vista sulla spiaggia e sulle mura fortificate cinquecentesche e del Bastione Papacenere con la caratteristica cannoniera “traditora”.
Addentrandosi per i vicoli stretti, si passa per Largo San Giovanni in cui si possono osservare i vecchi edifici dell’Ospedale Gerosolimitano e la Chiesa di San Giovanni, traccia del passaggio dei Cavalieri di Malta.
In breve si arriva in Piazza Palmieri, la piazza più antica, dove sorge Palazzo Palmieri e la Chiesa dei Santi Piero e Paolo, con il suo imponente cupolone e il campanile.
Percorrendo Via San Salvatore, affianco a Palazzo Palmieri, si giunge alla Chiesa di San Salvatore, risalente al 313 d.C. ma abbandonata nei secoli successivi.

Lungomare nel centro storico di Monopoli – Photo Francesco Ippolito

Qui inizia il lungomare, dove vi sono il Torrione di S.Maria, postazione difensiva della cinta muraria con i cannoni, e il Castello di Carlo V, costruito nel 1552 come fortezza, poi ristrutturato e divenuto nel 1660 dimora di residenza nelle forma attuale pentagonale con le torri ai vertici. Sulla facciata laterale del Castello che guarda il porto si nota un bassorilievo in ricordo del salvataggio della Nave Heleanna, avvenuto nell’agosto del 1971, in cui i cittadini monopolitani si sono distinti per accoglienza e disponibilità ai soccorsi.
Lungo la banchina del porto da vedere il loggiato e le finestre ad arco a tutto sesto di Palazzo Martinelli, in stile tipicamente veneziano.
Attraversato l’arco del Porto Vecchio, ci s’imbatte in Piazza Garibaldi, che accoglie Palazzo Rendella, attuale Biblioteca comunale, e la Torre Civica con la Colonna Infame, dove venivano eseguite le pubbliche umiliazioni, l’orologio, la campana e lo stemma del comune.
A pochi passi la Chiesa Santa Maria degli Amalfitani, costruita nel XII dai marinai di Amalfi, scampati ad un naufragio, in segno di ringraziamento alla Madonna. In stile romanico, fu soggetta a numerosi rimaneggiamenti; al suo interno conserva una cripta quasi interamente nel suo aspetto originario.

Diversi lavori di riammodernizzazione nel borgo antico hanno interessato la ripavimentazione in chianche, tipiche del territorio, l’illuminazione, l’apertura di locali commerciali di vario genere, quali ristoranti, bar, negozi di souvenir e bed & breakfast.
Qui, in vico San Martino, si trova il Borgo San Martino Bed & Breakfast, sapientemente ristrutturato e dotato di confortevoli mini-appartamenti con angolo cottura, in cui trascorrere una piacevole vacanza in pieno centro storico a due passi dai maggiori monumenti.

Zona balneare del Capitolo a Monopoli – Photo Francesco Ippolito

Monopoli è prevalentemente conosciuta come località balneare, con i suoi 13 km di costa e più di 25 calette; da citare tra le più gettonate Porto Rosso, Cala Paradiso, Lido Colonia, Porto Camicia e Porto Ghiacciolo. La zona del Capitolo, frazione a circa 7 km a sud, direzione Brindisi, è certamente quella più affollata, dove si trovano lunghi litorali di sabbia e numerose discoteche per il divertimento notturno.

Alba a Monopoli – Photo Francesco Ippolito

Da non perdere un giro nell’agro monopolitano, costituito da circa 100 contrade e disseminato di bianche masserie, chiese e grotte rupestri e distese di ulivi secolari, mandorli e carrubi.
Tra le chiese rupestri del territorio meritano una visita la Cripta dello Spirito Santo, nei pressi del cimitero, una vera e propria chiesa ipogea con resti di decorazioni parietali all’interno, e la Chiesa di Cristo delle Zolle dalla maestosa architettura barocca-cinquecentesca, recentemente restaurata e divenuta sede di manifestazioni teatrali estive.

Per chi desidera un soggiorno tranquillo in campagna, a pochi km dalle spiagge del Capitolo, in C.da Lamalunga c’è la Casa Vacanze Villa Dyria, che offre deliziosi appartamenti muniti di ogni comfort e ampi spazi esterni.

Non c’è spazio per la noia a Monopoli: borgo di origine medievale con un rilevante patrimonio artistico e culturale, posto di mare della bellissima costa adriatica, luogo di incantevole natura con la sua vegetazione mediterranea e i suoi scorci pittoreschi, punto di incontro della movida sud-barese…
Monopoli: città unica.


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