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Monrovia (Liberia) /Le ambigue verità della politica

Creato il 16 luglio 2014 da Marianna06

 

     

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“Un episodio rilevante su un piano economico e soprattutto carico di significati politici”, a Monrovia, definiscono l’assalto armato ad alcune miniere di ferro date in concessione dal governo della Liberia al colosso indiano dell’acciaio Arcelor Mittal.

In relazione all’episodio, risalente al 3 e 4 luglio, sono state fermate 47 persone.

In questi giorni a far discutere è soprattutto la decisione della presidente Ellen Johnson-Sirleaf di utilizzare fondi destinato allo sviluppo delle comunità locali per la ricostruzione delle strade e di un ponte danneggiati durante l’assalto.

“La presidente – riferisce il quotidiano di Monrovia The Inquirer – ha detto che non si è trattato solo di una protesta o di un attacco a una società privata ma piuttosto di un attentato contro il futuro economico della Liberia”.

Le miniere prese di mira si trovano a Yekepa, nella contea di Nimba, non lontano dal confine con la Costa d’Avorio.

Durante l’assalto, prima dell’intervento della polizia e del ferimento di sei agenti, sono stati saccheggiati uffici e incendiate installazioni.

Gli aggressori si erano presentati come esponenti di un movimento civico di Tokadeh, una località vicina dove pure ci sono miniere di Arcelor Mittal.

La stampa di Monrovia ha scritto, invece, di contrasti relativi al rispetto di accordi sottoscritti dalla multinazionale con le comunità locali.

 

            a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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