Monster

Creato il 24 marzo 2013 da Narratore @Narratore74

L’articolo di oggi è apparso per la prima volta su Vide di Carta, il mio vecchio blog. Ve lo ripropongo oggi, editato e rivisto, sperando di farvi cosa gradita.

Ci sono fumetti che una volta letti finiscono alla meglio in uno scaffale, nel peggiore dei casi dentro ad una scatola in attesa di essere ripescati per terminare la propria esistenza in un qualche mercatino dell’usato. Poi ci sono le mosche bianche, quelle rarità che quando ti rendi conto che sei alla fine ti si annoda lo stomaco e vorresti non averlo mai letto così di fretta.
Fra questi rientra Monster, scritto e disegnato da Naoki Urasaka, che fa della trama e delle situazioni il suo punto di forza.

Di cosa parla?
Il protagonista, Kenzo Tenma, è un brillante neurochirurgo, con il mondo ai suoi piedi e una carriera promettente in ascesa. Un giorno, dopo aver preferito operare un paziente più facoltoso, un bambino muore. Questo lo segna, incidendo profondamente nel suo carattere un principio che diventerà il suo punto debole.
Anni dopo, quando la stessa situazione si ripresenta, Kenzo non si lascia convincere dal direttore della clinica in cui lavora e opera un bambino, Johan, salvandolo da morte certa. L’altro paziente, a prima vista meno grave, muore e si rivela essere un grosso finanziatore della clinica.
A quel punto Kenzo perde il lavoro, e con esso anche l’amore della bellissima Eva Heinmann, figlia del direttore, ma ancora non sa che il peggio deve arrivare.
Anni dopo, nell’ospedale in cui lavora, avviene una serie di omicidi, dei quali lo stesso Kenzo viene ritenuto colpevole dall’ispettore Lunge, maniaco ossessivo del lavoro e poliziotto indefesso.
Inizia così una spirale di eventi che porterà Kenzo a scontrarsi con un segreto nascosto da decenni. Un segreto di cui fa parte anche il piccolo Johan, ora cresciuto e a quanto pare molto pericolo e spietato.

Una piccolissima parte dei personaggi che compongono questo immenso puzzle

Il bello di questo fumetto, come dicevo, è proprio la trama. Adulta, forte, attuale, non manca di colpire il lettore, di spiazzarlo ad ogni nuova scoperta e a farlo tremare di fronte alla crudeltà di Johan. Ci si ritrova a correre insieme a Kenzo per le strade di mezza Europa, alla disperata ricerca di una motivazione che spieghi quello che sta accadendo.
La lettura non da tregua, colpisce e affonda ogni volta che se ne presenta l’occasione, riuscendo anche a strappare un sorriso, di quando in quando.
La bravura di Naoki, si palesa in ogni angolo del manga; la sua ricerca della perfezione, quando si tratta di sottolineare gli aspetti psicologici dei personaggi, è di indubbia maestria, così come nel sapiente svolgersi di una trama che solo all’apparenza coinvolge Kenzo e Johan, ma che in realtà finisce per avvolgere tutta una schiera di personaggi che solo nell’epilogo troveranno il bandolo di una matassa contorta e intricata.

Il tratto dei disegni è pulito, nitido e scorrevole, pregio ulteriore di questa opera, e contribuisce a infondere quel realismo necessario affinché la storia sia credibile e vera. Il taglio è molto cinematografico, con inquadrature mai lasciate al caso e un perfetto uso delle espressioni facciali. Questo, e tutti gli altri pregi di questo fumetto, fanno si che la lettura diventi un’esperienza molto simile a quella provata di fronte ad un romanzo, piuttosto che ad un manga. Una lettura che peraltro non lascia indifferenti, andando a scovare quei sentimenti che tutti noi abbiamo, anche grazie all’ambientazione che in parte è conosciuta un po’ da tutti.

Alcune tavole rispecchiano appieno la disperazione del protagonista (e di tutti gli altri personaggi)

L’opera si compone di 18 volumetti, serializzazione identica alla versione giapponese, con sovraccoperta lucida e una rilegatura a prova di lettore.
Insomma, non so se conoscete già questo manga, ma il mio consiglio, a tutti coloro che apprezzano il thriller ben fatto e costruito ad arte, è di leggerlo. La prima versione è della Planet Manga, ormai fuori produzione da parecchio, ma nell’ottobre del 2010 è partita la ristampa dell’intera serie, stavolta in volumi maxi (ognuno equivale a due della prima stampa) e ha avuto una cadenza bimestrale. In questa edizione sono state rivedute le traduzioni, aggiunte nuove tavole a colori e ogni volume ha la bellezza di 400 pagine.
Ricordate: se lo leggerete non lo dimenticherete tanto facilmente.

Un ultimo appunto: ho appena scoperto che dal manga è stata tratta anche una serie animata. Di questa non so molto, a parte che è composta da 74 episodi della durata di 24 minuti circa. Se lo spirito del manga è stato conservato, allora varrebbe la pena darci un’occhiata. Altre notizie quando ne saprò di più.