Monsters

Creato il 13 novembre 2010 da Mcnab75

Monsters

di Gareth Edwards

UK 2010

Sei anni prima, dopo la scoperta della NASA che confermava la possibilità di vita aliena nel nostro sistema solare, una navicella spaziale di rientro da una missione di raccolta di campioni è precipitata sull’America centrale. Successivamente all’apparizione di forme di vita sconosciute, un vasto territorio comprendente metà dello stato messicano è stato messo in quarantena come area contaminata. Da allora, l’esercito americano e quello messicano sono confrontati con l’arduo sforzo di contenere «le creature»… La vicenda del film inizia quando un giornalista americano accetta di aiutare una turista in difficoltà ad attraversare il territorio infetto e superare il salvifico confine USA. (MyMovies)

Fanta-drama?

Su questo film si era andata creando una certa hype, complici le sfiziose immagini in anteprima che venivano centellinate in Rete. La loro parte l'hanno fatta anche quei blogger che parlavano di un possibile “effetto District 9”, pellicola che senz'altro rappresenta la più lieta sorpresa fantascientifica dell'ultimo decennio (e forse anche più).

Alla fine della fiera Monsters si è dimostrato molto inferiore alle aspettative, per quanto apprezzabile. Innanzitutto cerchiamo di riallineare il film: non si tratta di un action movie – questo è un bene – né di un film di guerra. Potremmo definirlo piuttosto un road movie fantascientifico, che non sfugge a certi paramentri specifici del drama. Per dirla con parole più chiare il regista opta per raccontarci una storia intimista – il rapporto tra il giornalista Kaulder e la bella Samantha, casuali compagni di viaggio – sullo sfondo di uno scenario apocalittico piuttosto circostanziato. Sfruttando questo viaggio dal Messico per raggiungere gli Stati Uniti Edwards regala scorci suggestivi, ma spesso fin troppo accennati, di una terra persa, popolata da misteriosi extraterrestri la cui natura, una volta tanto, appare tanto aliena da risultare intrigante. Peccato solo che il regista si accontenti di lanciare qualche boccone agli spettatori, senza mai arrivare a un punto di svolta, dando così spazio anche ad alcuni momenti di vera e propria noia.

Vedere, non vedere

Se leggete un qualsiasi blog che tratta di fantahorror troverete molte banalità, soprattutto quella che sostiene che l'orrore (o il mistero, o l'alieno, o il fantasma) deve essere sempre suggerito, mai mostrato. Ebbene, se a volte questo assunto è vero, altre volte pare più una scusante per realizzare film incompiuti, che lasciano un fortissimo senso di “voglio ma non posso”.

È proprio il caso del nostro Monsters. Tranquilli, gli alieni si vedono: sono dei polipoidi ciclopici, piuttosto ben realizzati e sufficientemente intriganti da soddisfare i feticisti lovecraftiani. Però le loro comparsate sono rare e nella maggior parte dei casi mancano di un certo pathos. Ricordano certi documentari ben realizzati, in cui di punto in bianco salta fuori un giaguaro tra gli alberi, salvo che il regista lo inquadra per due secondi, dando poi spazio alla più noiosa antilope che pascola beotamente col resto del branco.

Nel finale, dopo aver assistito alla lunga e lenta fase di corteggiamento tra i nostri due “eroi”, gli alieni tentacoluti si prendono finalmente il palco principale, in quella che è la scena più riuscita e suggestiva di tutta la pellicola.

La stessa Zona Infetta (ossia quella contaminata sei anni prima dai bacelli alieni), pur essendo senz'altro suggestiva a livello visivo, richiama un po' troppo certi scenari ben noti, che potrebbero essere le province irachene post-belliche o i borghi rurali della Francia de-nazistificata. Non so perché, ma leggendo gli articoli precedenti all'uscita del film mi ero immaginato qualcosa di più... alieno. Che ne so, un habitat rimodellato da biotecnologie a base di batteri e forme di vita ibride, partendo dalla vegetazione, o giù di lì. Insomma, un tocco di fantasia in più ci poteva stare.

15.000 dollari

Questa è la cifra che, secondo i comunicati stampa ufficiali, è stata spesa per realizzare Monsters. Edward dichiara infatti: “Il grande vantaggio degli effetti in computer grafica è che puoi avere pochissimi soldi per realizzare qualcosa e puoi farlo sembrare 20, 10 volte più costoso di quello che è.” C'è da crederci? Di certo il film non esagera con gli effetti speciali, eppure mi sembra che stia nascendo una nuova moda, quella di girare – o fingere di girare – film low budget per ammantarli di un'aura di “gioiellino realizzato in uno scantinato”.

Ma, si sa, io sono quello che pensa sempre male.

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La recensione di Elgraeco: http://bookandnegative.altervista.org/blog/cinema/monsters-di-g.-edwards-2010/
 



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