Montage Of Heck: Smells like Nirvana

Creato il 03 maggio 2015 da Postscriptum

Punk è un termine inglese (che come aggettivo significa di scarsa qualità, da due soldi) nato per identificare una subcultura giovanile...Il termine nacque dalla musica punk, una musica rozza, rumorosa, poco complessa, ribelle e diretta...[fonte:Wikipedia]

Analizziamo un'attimo questa definizione e fissiamo l'attenzione sulle parole subcultura giovanile, ribelle e diretta. Sono termini che tendono ad appiccicare un'etichetta riduttiva alla cultura punk perchè tutto ciò che viene dai giovani, che contrasta con le regole in vigore (anche se obsolete e inique in molti casi) e che arriva diritto al punto fa paura. Una tremenda paura. E allora dobbiamo per forza svuotarlo dei suoi significati e relegarlo a poco più che spazzatura musicale e culturale.

Esattamente la stessa emozione che suscitava negli altri un ragazzino dal caschetto biondo che tra gli anni settanta e gli anni ottanta sarebbe diventato un adolescente inquieto e ribelle nella sua sua ricerca forsennata di amore familiare e serenità.

Anni dopo i media avrebbero caricato sulle spalle dell'adulto che sarebbe diventato il peso di essere il portavoce di una generazione: un peso insostenibile, non richiesto, non meritato e odiato.

With the lights out, it's less dangerous
Here we are now; entertain us
I feel stupid and contagious
Here we are now; entertain us
A mulatto, an albino, a mosquito, my libido
A denial, a denial, a denial, a denial, a denial
A denial, a denial, a denial, a denial

Il Kurt Cobain raccontato da Brett Morgen in Montage Of Heck è restituito alla sua dimensione umana. Il film non parla dell'icona punk rock ma dell'uomo che c'era dietro, del ragazzo fragile e del bambino dal caschetto biondo e dal sorriso sempre pronto.

Montage Of Heck è un assemblaggio di 132 minuti strazianti, divisi saggiamente tra immagini e filmini amatoriali della famiglia Cobain, spezzoni di show televisivi e ricostruzioni animate, il tutto con lo spendido sottofondo della musica dei Nirvana.

Ne viene fuori un Kurt Cobain professionale, attento ai particolari, geniale artista ma tormentato dalle incomprensioni che l'industria musicale crea tra la band e il suo pubblico. E spesso è proprio l'ottusità di quest'ultimo (oggi si chiama fenomeno fan-boy) a dispiacere maggiormente Kurt.

Ne viene fuori un Kurt Cobain fragile perchè ama troppo la famiglia. La famiglia che gli si è distrutta intorno, quella che ha costruito con la moglie Courtney Love e dalla quale è nata la figlia Frances Bean e in ultima analisi la famiglia musicale e cioè i Nirvana e il loro pubblico. Ma nel suo amare senza riserve Kurt fa la fine di Icaro che si avvicina troppo al sole e così la sua anima si consuma nella vicinanza eccessiva di persone che spesso non capiscono il suo disperato grido di aiuto. E dire che bastava leggere i suoi testi per capirci qualcosa..

Rape me, rape me my friend
Rape me, rape me again
I'm not the only one
I'm not the only one
I'm not the only one
I'm not the only one

Hate me
Do it and do it again
Waste me
Rape me, my friend
I'm not the only one
I'm not the only one

In Montage Of Heck c'è tutto quello che volete sapere su Kurt Cobain e che avete sempre supposto o raccontato come leggenda. Quello che non ci troverete è la classica storia di fatica/droghe/successo/caduta tipico della cultura rock. Kurt Cobain e i Nirvana sono sempre stati oltre l'iconografia tanto cara ai feticisti del genere (cioè quelli che ancora si eccitano pensando a Ozzy Osbourne che sbrana un pipistrello sul palcoscenico): essi sono stati forse la band più sincera e capace di trasmettere contenuti che il mondo della musica abbia visto. Non rappresentano una generazione ma la raccontano con spietatezza e intelligenza.

Tags: brett morgen, kurt cobain, montage of heck


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :