In avanscoperta si staziona un gruppetto di 12 corridori, dei quali, tra i più pericolosi, spuntano i nomi di Patrick Sinkewitz (Farnese-Neri), Peter Velits (HTC), Paolo Longo Borghini (Liquigas-Cannondale), Stuart O’Grady (Leopard-Trek) e Greg Van Avermaet (BMC). La corsa si fa dura con il passare dei chilometri, mano a mano che vengono affrontati i lunghi tratti di sterrato e strade bianche. E la situazione diviene ancor più difficile per i fuggitivi che non riescono mai a prendere il largo in modo definitivo e vengono ripresi quando sono 12 i km che separano gli atleti dalla bandiera a scacchi.A quato punto sono i veri e propri capitani che promuovono delle azioni per tentare il colpo che possa far saltare il banco. La più pericolosa e determinata è scaturita dallo scatto di Giovanni Visconti (Farnese) e Alessandro Ballan (BMC), raggiunti in un secondo momento da Ryder Hesjedal (Garmin). Nemmeno questa azione ottiene l'esito sperato, così ai meno 7 è la Lampre a prendere in modo deciso le redini della corsa e seleziona il gruppo fino a ridurlo a 19 unità. Tutti i big sono presenti e alla volata finale, l'allungo definitivo di Gilbert non lascia scampo a nessuno.
1. Philippe Gilbert (OmegaPharma)
2. Alessandro Ballan (BMC)
3. Damiano Cunego (Lampre)
4. Jure Kocjan (Team Type 1)
5. Fabian Cancellara (Leopard-Trek)
6. Angel Vicioso (Androni)
7. Oscar Gatto (Farnese-Neri)
8. Giovanni Visconti (Farnese-Neri)
9. Greg Van Avermaet (BMC)
10. Fabian Wegmann (Leopard-Trek)