Che non si ricacci la scusa della povertà o della miseria. Quelle ci sono sempre state, ma non giustificavano comportamenti degradanti e nocivi per la comunità tutta.
Invece nella nostra piccola comunità è ormai normale vivere nell’indifferenza, nella paura e sembra diventato naturale vedere i simboli della nostra convivenza deturpati, stuprati, rubati da qualcuno che probabilmente non sente di essere parte di una storia collettiva.
E non parliamo solo dell’immigrazione, incredibilmente addirittura incensata da qualcuno e che è probabilmente causa di molti nostri guai, ma che è anche un dramma per i protagonisti e per chi la subisce, che è la moderna modalità dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo di cui parlava il socialismo. Diritti al ribasso, salari al ribasso grazie all’esercito di riserva rappresentato da straneri, da alieni che non si sentono appunto parte della nostra storia.
Ma di alieni è il caso di parlare anche per quanto riguarda i cittadini nati e cresciuti qui da noi: l’alienazione si è diffusa incredibilmente, più nulla è sentito come proprio, tutto ha poco senso, “le cose che abbiamo alla fine possiedono noi” citando “Fight Club”. Nella società di MTV, dei bravi ragazzi da gey pride, non c’è rimasto più niente da difendere e magari si passa il tempo a tirare bottigliette incendiarie.
Ed allora simboli di Cori rubati a Monte Pio, croce e quadro rubati a S. Oliva, irruzione nella chiesa di S. Salvatore ed in abitazioni private; specialmente nei centri storici, paura, indifferenza, una finta pace silenziosa più paurosa di una guerra.
E’ la società scaturita dagli anni 70, quella che predicava i diritti ed il pacifismo, che ha condotto a questo naufragio di valori. Proprio coloro che oggi si sentono più in diritto di proporre idee prendendo spunto dalle fesserie umanitarie, sono i maggiori colpevoli della situazione attuale: pensateci bene, sono quelli che parlano in Tv, nelle scuole, scrivono alle masse; robaccia.
Se anche Cori – come l’Europa intera cuore della civiltà, e come lei una volta isola felice – vive in una tempesta non dobbiamo prendercela con il destino…