Montegranaro tra finte eccellenze e nuove povertà. Le carenze della società civile.

Creato il 21 giugno 2012 da Laperonza

Sono tanti i mali che affliggono la nostra città, troppi. Su queste pagine ne vengono denunciati alcuni ma molti sfuggono. Il moto che porta a queste denuncie non sempre è dovuto squisitamente all’indignazione o alla rabbia che pure troppo spesso viene suscitata nel vedere quello che accade in un paesino di provincia come il nostro che pure dovrebbe avere una vita semplice e invece rispecchia in toto microcosmicamente quello che accade macrocosmicamente a livello nazionale: quasi sempre l’intento è costruttivo perché è troppo facile criticare, bisogna anche proporre. Mi pare che sia quello che cerco di fare dalle pagine dell’Ape. Ma in questo caso la proposta non la farò perché sta nelle cose, è già stata formulata, è lapalissiana, non è necessaria.

Il “paese delle eccellenze”, quello che si vanta di essere la capitale mondiale dell’industria calzaturiera, quello che fa un punto di onore l’avere una squadra di basket in serie A, quello che viene troppo spesso visto come spocchioso e ostentatamente ricco dalle cittadine circostanti, quel paese vede una cinquantina di famiglie a cui è stata staccata la corrente per morosità. Sono famiglie in difficoltà, che forse lo erano già prima dell’acutizzarsi della crisi ma a cui la crisi ha certamente aggravato la situazione. Queste famiglie non vengono aiutate dalla collettività se escludiamo i soliti volontari cattolici tanto vituperati ma che sovente sopperiscono alle mancanze della nostra cosiddetta società civile. Nel frattempo soldi pubblici vengono impiegati altrove, per il mantenimento del vanto illusorio di certe eccellenze. Eviterei in futuro di parlare di questi vanti. C’è davvero poco da vantarsi.

Luca Craia


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