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Montegranaro tra i Borghi più belli d'Italia? Accontentiamoci di una politica per il borgo.

Creato il 03 maggio 2012 da Laperonza

 

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Leggevo oggi sul giornale dei comuni della Val d’Aso inseriti tra i borghi più belli d’Italia e – non voletemene, sono fissato – mi sono chiesto quanto sarebbe bello se anche Montegranaro facesse domanda per entrare nel club. Allora mi sono andato a documentare per vedere se questo fosse possibile e, con grande delusione, demordo di fronte alla lista di requisiti richiesti nell’articolo 2 dello statuto, in particolare:

 

dal 2.1.1 al  2.1.3. ci potremmo quasi stare, con una politica di recupero del centro storico adeguata (e già qui mi vien da ridere). Ne riporto il testo:

 

• 2.1.1 - avere una popolazione che nel Borgo antico del Comune o nella Frazione indicata non superi i duemila abitanti. Questo primo criterio è eliminatorio. Nel Comune non si possono superare i 15.000 abitanti. (+ il 10% su valutazione del Comitato Scientifico).

 

• 2.1.2 - possedere un patrimonio architettonico e/o naturale certificato da documenti in possesso del Comune e/o dalla Sovrintendenza delle Belle Arti. Gli edifici storici devono prevalere sull'insieme della massa costruita e dar luogo ad un complesso esteticamente omogeneo.;

 

Anche questo secondo criterio è eliminatorio;

 

• 2.1.3 - offrire un patrimonio di qualità che si faccia apprezzare per i seguenti motivi:

 

a) qualità urbanistica, ovvero:

 

- qualità degli accessi al Borgo;

 

- compattezza e omogeneità della massa costruita;

 

- possibilità di percorsi diversi all'interno del Borgo;

 

- preservazione del legame tra microsistema urbano, storicamente determinato, e ambiente naturale circostante;

 

b) qualità architettonica, ovvero:

 

- armonia e omogeneità dei volumi costruiti;

 

- armonia e omogeneità dei materiali delle facciate e dei tetti; armonia e omogeneità dei colori delle facciate e dei tetti;

 

- armonia e omogeneità delle "aperture" (porte, portoni, finestre, luci ecc.);

 

- presenza di elementi decorativi simbolici (frontoni, insegne, stucchi ecc.).

 

Al punto 2.1.4 invece tocca davvero desistere. Reprimo la delusione e le risate di stizza e vi copio e incollo il testo:

 

2.1.4 - manifestare, attraverso fatti concreti, una volontà e una politica di valorizzazione, sviluppo,

 

promozione e animazione del proprio patrimonio misurabili secondo i seguenti criteri:

 

a) valorizzazione, ovvero:

 

- chiusura permanente o temporanea del borgo alla circolazione automobilistica;

 

- organizzazione di parcheggi esterni;

 

- trattamento estetico ovvero mimetizzazione delle linee aeree elettriche e telefoniche;

 

- esistenza di sfumature e gradazioni di colori nelle facciate;

 

- rinnovamento e abbellimento delle facciate;

 

- trattamento e studio particolare dell'illuminazione pubblica;

 

- trattamento delle insegne pubblicitarie;

 

- trattamento degli spazi pubblici;

 

- cura del verde pubblico e installazione di fioriere;

 

b) sviluppo, ovvero:

 

- conoscenza e stimolo della frequentazione turistica;

 

- presenza di un'offerta di alloggio, ristorazione e attività ludiche, sportive o culturali;

 

- esistenza di artigiani d'arte o di servizi;

 

- esistenza di attività commerciali;

 

- partecipazione a strutture e iniziative intercomunali;

 

c) promozione, ovvero:

 

- esistenza di un punto di informazione o accoglienza;

 

- organizzazione di visite guidate;

 

- edizione di guide o opuscoli promozionali;

 

- esistenza di una segnaletica direzionale e informativa;

 

d) animazione, ovvero:

 

- esistenza di spazi e strutture per le feste al coperto o all'aperto;

 

- organizzazione di eventi originali e di qualità;

 

- organizzazione di manifestazioni permanenti o temporanee.

 

 

Posta l’impossibilità assoluta anche di pensare di far domanda di iscrizione, questo elenco di requisiti dovrebbe, però, essere buono spunto per una politica di recupero e valorizzazione del centro storico e di tutto quel patrimonio storico-artistico-architettonico che pure abbiamo ma scarsamente valorizziamo. Certo che se anche quest’anno a bilancio non verrà ascritto un centesimo….

 

Luca Craia

 


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