Il 27 novembre stop agli acquisti. È una meravigliosa idea nata negli States.
Da EffettoTerra – Sportello di supporto ai consumi sostenibili ed eco-compatibili: “Oggi è la giornata del non acquisto, il giorno in cui in contemporanea, ad eccezione degli States che la celebreranno il giorno dopo, in tutto il mondo, i consumatori faranno sciopero, esimendosi dal fare acquisti, per l’ambiente e per una più giusta distribuzione della ricchezza.
Può sembrare folle ma un giorno di sciopero del consumo, che esso sia lo shopping in senso stretto, piuttosto che la nostra normale attività di usufruitori sfrenati di energia, può essere un gesto di alto valore morale. Va da se che se parliamo di consumo e di crescita pensiamo alla nostra appartenenza a quel 20% della popolazione mondiale che consuma oltre l’80% delle risorse naturali. Ma il Buy nothing day vuole anche dimostrare che l’azione individuale che più danneggia il pianeta è fare shopping, come apprato dall’Environmental Protection Agency che sostiene dagli Usa che addirittura il 48% delle emissioni di gas serra è legato al consumismo. Da qui la semplice constatazione che non comprare nulla diventa un atto ecologico che incide moltissimo.
Il Buy nothing day ha la regia di Adbusters, the “Journal of the mental environment” che nell’indizione della giornata chiedono di spegnere luci, televisore e tutti gli apparecchi non essenziali. Di lasciare l’auto parcheggiata e di non usare telefonini e computer. Insomma, di trascorrere almeno 24 ore vivendo anziché consumando.
In Italia è Bilanci di Giustizia a sostenere la “Giornata del non acquisto” e dal suo sito sostiene di farne “un’occasione di liberazione personale”.
Foto da Wikimedia Commons
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