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Monti dà l'ok. Bombardiamo l'Afghanistan. Ma solo in caso di necessità

Creato il 30 gennaio 2012 da Nicola Nicodemo
cacciabombardiere,afghanistan,giampaolo di paola,difesa,bombardamentoIl Governo medita con favore la proposta del Ministro della Difesa. I caccia saranno muniti di armi per il bombardamento a terra. Ma i pacifisti accusano: le bombe sono la principale causa di vittime civili.
È determinato nelle sue posizioni il Ministro della Difesa, Giampaolo di Paola. "Intendo usare ogni possibilità degli assetti presenti in teatro, senza limitazione". I cacciabombardieri avranno la possibilità di colpire bersagli a terra, "se sarà necessario". Finora infatti i velivoli dell'Aeronautica militare sono stati usati principalmente per missioni di ricognizione.
Nel riprendere la proposta avanzata già da La Russa, nell'ex-governo, il ministro di Paola spiega: "Abbiamo il dovere, oltre che il diritto, di difendere i nostri uomini, i nostri amici afgani e i nostri alleati". Rivendica anche un ampio sostegno parlamentare alla necessità di proteggere i nostri militari. Il fronte dei pacifisti non si sottrae dalla discussione e denuncia: "È una vera follia, perché i bombardamenti sono la principale causa di vittime civili. Chiediamo al Parlamento di pronunciarsi contro una strategia che oltretutto si è rivelata controproducente, perchè finisce per creare nei luoghi di operazione più nemici di quanti pretenda di eliminarne".
E ancora dall'Associazione Obiettori Nonviolenti, Massimo Paolicelli incalza: "Da una parte si sbandiera ai quattro venti la storia che la situazione sul sarebbe in fase di miglioramento e che presto le truppe italiane potranno lasciare l'Afghanistan. Dall'altra si dà il via libera ad una decisione di questo genere, che configura un salto di qualità pesantissimo e pericoloso".
Furiosa è la reazione di Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista - Federazione della Sinistra: "E' intollerabile che il nostro governo decida, unico al mondo, di rafforzare il proprio ruolo di guerra, invece di perseguire l'obiettivo di andarsene il prima possibile da quel conflitto infinito. Un altro pessimo elemento di continuità con il governo Berlusconi: anzi, l'esecutivo Monti riesce là dove La Russa aveva fallito, connotando in maniera ancora più pesante la nostra insensata presenza nella guerra in afghanistan".
Soddisfatto, al contrario l'ex-ministro La Russa, che sottolinea: "Il via libera ai bombardamenti è una misura assolutamente giustificata. Io stesso l'avevo proposta a suo tempo. Si tratta di una scelta che consente di non dover dipendere dall'intervento di aerei di Paesi alleati in caso di attacco al contingente italiano".
Ci sarebbe molto di cui discutere. Senonché la stessa Costituzione ci impone una riflessione profonda. Essa recita all'articolo 11: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali". Serviva un monito più esplicito di questo? Fonti: La Repubblica

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