Come scrive A. Giannuli, però, questa è la fine di Monti:
Comunque vada, questa è la fine politica del Professore: tutti quelli che avevano puntato su di lui come i centristi, gli scissionisti in atto o in pectore del Pdl, persino i suoi amici in “Europa”, si trovano oggi spiazzati (con espressione meno elegante: “di sedere per terra”) e lo odieranno ferocemente. Il suo potere contrattuale è sceso a meno di zero e vedrete che nessuno si ricorderà di lui quando si voterà per il Quirinale. D’altra parte, a cosa volete che serva un capo dello Stato del quale si potrebbe sempre dire: “Ma, chissà cosa ci sarà stato sotto quella volta… Chissà perché rinunciò?”.
Monti, come dice Napolitano, resta una “riserva della Repubblica”. Ecco, si: vada in panchina..
E pare, purtroppo, una parentesi. Chissà se gli italiani sapranno apprezzarne comunque le qualità politiche e chiedere una medesima serietà ai partiti...
Monti si allontana dalla politica, ma l'impressione è che questa politica resterà uguale a se stessa...