Ho sempre pensato che la campagna stà al giorno quanto la città stà alla notte.Se le spighe del grano mosse dal vento e il rosso brillante dei pomodori sono uno spettacolo ovviamente diurno, gli scorci notturni dei centri storici, illuminati da fioche luci color paglierino, regalano invece alle città assopite una magica atmosfera un pò retrò che ben si addice ai borghi ottocenteschi delle vallate del centro Italia.Campobasso non fa eccezione: è una città che di giorno non può offrire altro che un paesaggio di tipica devastazione urbanistica anni '60 (con punte di bellezza come i palazzi fascisti del centro:-), ma di notte, all'interno delle sue intricate vie centrali, si respira aria di decadenza mista alla voglia di rimpossessarsi della vecchia (e vera) anima della città.Chi da anni cerca di non far morire il centro storico sono a sorpresa molti ragazzi, che usano i vecchi palazzi di sasso per creare nuovi ristoranti, enoteche e b&b di charme, tutti diciamo con parecchio successo.La nostra personale scoperta è stata quest'anno il piccolo e delizioso ristorante Monticelli, nascosto tra i vicoli (ma molto ben segnalato) verso il castello di Monforte, che regala una graditissima sorpresa: i proprietari non hanno voluto restaurare solamente il proprio stabile ma anche quelli attigui, creando così una piazzetta ad angolo completamente rimessa a nuovo.
Ho sempre pensato che la campagna stà al giorno quanto la città stà alla notte.Se le spighe del grano mosse dal vento e il rosso brillante dei pomodori sono uno spettacolo ovviamente diurno, gli scorci notturni dei centri storici, illuminati da fioche luci color paglierino, regalano invece alle città assopite una magica atmosfera un pò retrò che ben si addice ai borghi ottocenteschi delle vallate del centro Italia.Campobasso non fa eccezione: è una città che di giorno non può offrire altro che un paesaggio di tipica devastazione urbanistica anni '60 (con punte di bellezza come i palazzi fascisti del centro:-), ma di notte, all'interno delle sue intricate vie centrali, si respira aria di decadenza mista alla voglia di rimpossessarsi della vecchia (e vera) anima della città.Chi da anni cerca di non far morire il centro storico sono a sorpresa molti ragazzi, che usano i vecchi palazzi di sasso per creare nuovi ristoranti, enoteche e b&b di charme, tutti diciamo con parecchio successo.La nostra personale scoperta è stata quest'anno il piccolo e delizioso ristorante Monticelli, nascosto tra i vicoli (ma molto ben segnalato) verso il castello di Monforte, che regala una graditissima sorpresa: i proprietari non hanno voluto restaurare solamente il proprio stabile ma anche quelli attigui, creando così una piazzetta ad angolo completamente rimessa a nuovo.