Giorno 8.
L’ungo la strada il panorama cambia decisamente aspetto, abbandoniamo il piatto e un po’ grigio orizzonte che ci ha accompagnati fin ora e entriamo in una immensa distesa di alberi e piccole cittadine dimenticate da dio. Una volta oltrepassato il confine il paesaggio viene ridisegnato nuovamente, sterminati campi di gran turco e grano si perdono a vista d’occhio.
Arrivati a Montreal nel tardo pomeriggio troviamo quasi subito il motel che fa per noi e senza troppe storie decidiamo subito di prenderlo. Una scelta non felicissima, infatti nel motel si paga tutto, ne la colazione e ne il parcheggio sono inclusi. Poco male visto che la zona è ottima, a due passi dal centro.
Dopo un rapidissimo giro della zona turistica decidiamo di andare a rifocillarci e poi scappare al motel.
Giorno 9.
Le aspettative che avevamo di Montreal erano molte ma ben presto svaniscono, almeno per me. Decidiamo di dividerci in quanto i nostri compagni di viaggio erano interessati a vedere il percorso di F1 che si trova in una piccola isoletta.
Nel pomeriggio ci ricongiungiamo con gli altri e decidiamo di andare a visitare il parco della città, il parco di Mont-Royal che è situato nel cuore della città su una collina alta 761 piedi. Questo credo sia l’unica cosa che mi ha colpito, il parco è immenso e davvero bello. Un percorso tra gli alberi del parco ci porta in una splendida terrazza da dove è possibile ammirare tutta la città, e lungo i pendii della collina molte coppie erano sedute a godersi il tramonto mentre sorseggiavano un calice di vino.
Purtroppo per questioni di tempo non abbiamo potuto visitare l’oratorio di San Giuseppe e il parco Olimpico che erano troppo distanti e le nostre povere gambe chiedevano pietà. Decidiamo quindi di cenare e poi correre tutti al motel!