MONUMENTS COLLAPSE / BRÉAG NAOFA, Split Lp

Creato il 05 gennaio 2014 da The New Noise @TheNewNoiseIt

Lo split tra Monuments Collapse e Bréag Naofa (San Francisco vs Seattle) è frutto dello sforzo congiunto tra due label che non hanno certo bisogno di presentazioni (almeno da queste parti), due nomi che da soli rappresentano una garanzia di qualità proprio per la bravura nel focalizzarsi su realtà sempre interessanti e mai dozzinali, effettuando di continuo ricerche nel sottobosco allo scopo di trovare nuova linfa vitale per gli amanti dell’estremismo pensante. Come da copione, le aspettative non vengono smentite e questo lavoro congiunto conferma il fiuto del team italo-americano, a cominciare dal postcore emotivo proposto dai Monuments Collapse, un blend venato di malinconiche sfumature post-rock e malcelate derive neo-crust, a costruire un suono che potrebbe richiamare nomi come i seminali Fall Of Efrafa (cfr. “Pathos”) e compagnia bella. La proposta è in grado di centrare il bersaglio grazie alla scrittura curata nei minimi particolari e all’intensità delle composizioni, cui va aggiunta la capacità di imprimere una propria impronta personale su di un melting pot non proprio inusitato.

Il panorama di riferimento non cambia troppo con i Bréag Naofa, che si muovono su percorsi contigui, seppure venati da una maggiore componente doom che ne permea le linee melodiche e ne determina l’umore. Da questo incontro tra mondi in apparenza distanti eppure contigui nell’amore per atmosfere notturne e velocità controllate, nasce una fusione che dona a queste composizioni indicate da semplici numeri romani un piglio particolare e, proprio per questo, meno riconoscibile, pur nel suo attaccamento a modelli non troppo lontani da quelli dei compagni di split. A ribadire quanto appena esposto, “VIII” chiude le ostilità nel migliore dei modi e s’impone come apice creativo del lotto.

A fine ascolto resta per entrambi i casi la sensazione di trovarsi di fronte a ottime potenzialità, saldamente legate a un percorso già solcato eppure non per questo meno ricco di fascino, soprattutto quando interpretato a questi livelli e aperto a molteplici linee evolutive. Da tenere d’occhio.

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