
di George Clooney (Usa, 2013)
con George Clooney, Matt Damon, Cate Blanchett, Bill Murray, Jean Dujardin, John Goodman, Bob Balaban, Hugh Bonneville
durata: 118 min.
★★☆☆☆
Diciamolo subito: non tutte le ciambelle riescono col buco, e in ogni caso non sarà un film deludente e irrisolto come questo Monuments Men a far venir meno la nostra stima nei confronti di George Clooney. Càpita anche ai più bravi infatti di sbagliare un film, ma questo non ci fa cambiare opinione sul personaggio: che, per noi, lontano dagli spot pubblicitari e dai gigioneggiamenti interpretativi cui è (spesso) costretto per portare a casa la pagnotta, rimane uno dei cineasti più intelligenti, impegnati e fieramente 'democratici' della nuova Hollywood, sempre coerente con le sue idee e il suo sguardo sul mondo.

La questione etica è ovvia: vale la pena rischiare vite umane per salvare delle opere d'arte?
Salvate il soldato Clooney, insomma, con tutti gli stereotipi del caso: Monuments Men è un film che non funziona proprio perchè eccessivamente retorico e compiaciuto, tipicamente americano (e gli americani, si sa, quando si mettono in testa di girare film storici raramente fanno capolavori. Nemmeno Clooney è sfuggito alla regola...) Stilisticamente infatti non c'è traccia del regista rigoroso e profondamente politico di Good night and good luck e Le Idi di Marzo, che qui lascia il posto ad una melassa stereotipata e manichea, che enfatizza a dismisura le 'gesta eroiche' del plotone di letterati contrapponendolo alla crudeltà mefistofelica delle milizie teutoniche. Oltretutto il regista (che, impressione nostra, qui appare decisamente a disagio col cast stellare di cui dispone) non riesce a dare alla pellicola un ritmo fluido: malgrado le molte scene madri, infatti, il film non appassiona mai e resta perennemente in bilico tra l'avventuroso e il dramma, limitandosi a trattare ogni argomento in maniera superficiale e patinata (evidentemente per non precludersi il famigerato pubblico-medio, eterna spada di damocle delle produzioni mainstream).
Tuttavia, ci pare giusto rimarcare in ogni caso la buona fede di George Clooney: il fatto di aver diretto il suo film più commerciale e meno riuscito non scalfisce la sua onestà morale. Monuments Men è una pellicola sincera e dal respiro classico, che ha almeno il merito di riportare alla luce una vicenda fino a oggi semisconosciuta e dimenticata, che prova a far riflettere sull'importanza della cultura come antidoto contro la barbarie e l'ignoranza. Poi, certo, il risultato è ben diverso dalle intenzioni, ma un film del genere era comunque giusto farlo. A prescindere.