Moon

Titolo: MoonAnno: 2009Regista: Duncan JonesCon:Sam Rockwell: Sam BellDominique McElligott: Tess BellKaya Scodelario: Eve BellMatt Berry: OvermeyersBenedict Wong: Thompson

Capitalismo spietato, robotica e solitudine. Un film davvero minimalista e introspettivo, una vera rarità per film di fantascienza, ambientazioni futuribili e extraterrestri. La storia è quella di Sam Bell, un operaio specializzato in estrazioni di Elio3, un materiale dall'alto potenziale energetico, dal suolo lunare. Sam è affiancato soltanto da un robot durante il suo lavoro e non ha molte occasioni di socializzazione umana: a volte riceve dei messaggi registrati dalla terra, dalla famiglia, e a volte viene contattato dall'azienda.Quando mancano pochi giorni al suo rientro l'astronauta rimane vittima di un incidente su uno dei moduli di estrazione; le scene successive consistono nel risveglio di Sam Bell in infermeria, dove, stordito riceve cure e assistenza da GERTY, il robot. Lo stacco è molto forte, lo spettatore è spaesato, non ci si capacita di come, in fin di vita sul modulo, sia ora, senza un graffio, all'interno della base: a miglia di distanza, senza esseri umani nel raggio di milioni di km e senza poter comunicare...Lentamente tutti i pezzi del puzzle si posizionano al loro posto: le comunicazioni isolate, "l'incidente", il conflitto tra il Sam dell'infermeria e quello del modulo lunare. Una verità angosciante e un mancato lieto fine, che lascia l'amaro in bocca e si fa gustare fino in fondo. E' un film che definirei manicheo, cinico e profondamente umano; il comportamento di Sam è sempre razionale e logico, nonostante a tratti non sembri. Quello che stupisce è GERTY, robot che vive una sorta di "conflitto" interno; un errore di programmazione o, appunto, un manicheismo forzato.Chiedo scusa per il cripticismo con cui ho scritto questi appunti sul film, ma, come sempre, ci tengo a non svelare troppo della trama. Sennò che cazzo li fanno a fare i film? Mica perchè il primo stronzo di turno ve li racconti e poi non li vedete più!Guardatelo comunque, sapendo che il ritmo è lento e i dialoghi non sono entusiasmanti. Trama, fotografia, montaggio e sceneggiatura lasciano invece il segno: sembra di essere in un vecchio romanzo di fantascienza.