Regia: Duncan Jones Anno: 2009 Titolo originale: Moon Voto: 6/10 Pagina di IMDB Pagina di I Check Movies Acquista su Amazon
Mentre sto scrivendo la recensione Moon è al 36° posto nella classifica Sci-Fi dell'Internet Movie Database e devo dire che è stato il motivo principale per cui ho deciso di guadarlo. Da amante della fantascienza devo dire che tre anni fa, quando uscì neanche me ne resi conti, per cui ho deciso di rimediare. Il film è bello ok, ma senza un coinvolgimento dettato dalla trama che ti faccia stare sulle spine. La clonazione, il riversamento della memoria digitale, l'intelligenza artificiale, tutti bei temi interessanti e che mi piacciono un casino, ma sento che manca qualcosa. In alcuni casi vedo addirittura uno scopiazzamento (oggi per si dice "omaggio") a 2001: Odissea nello Spazio non solo per l'Intelligenza Artificiale GERTY (nell'edizione italiana abbiamo perso Kevin Spacey che gli dà la voce) che vuole assomigliare ad Alper9000 (salvo puoi divenire inutilmente buono), ma anche per l'ambientazione asettica, candida, propriamente anni settanta. Questo non è un male, anzi: la scenggiatura riesce ad arricchirla di particolari piccoli, ma intensi che rendono la vita all'interno della stazione sicuramente più umana. Abbiamo inoltre un cast ridosso all'osso, con un unico straordinario Sam Rockwell che interpreta se stesso ed il proprio clone, interagendo in maniera fantastica. Nonostante tutto questo, e considerando anche una certa originalità dell'opera, pathos ed azione vengono a mancare: i due Sam sono addirittura troppo arrendevoli, troppo diversi tra loro e troppo buoni. Avrei preferito vedere un sorta di lotta per la sopravvivenza. Non si quelle violenti dal punto di vista fisico, ma almeno mentale: un clone che cerca di fregare l'altro. Invece si vogliono bene... Manca davvero di cattiveria e realismo.Per la trama intendo. Se guardiamo però alle atmosfere, sia quelle della base che quelle lunari, queste risultano più che credibili. Ad ogni modo, un film da vedere, psicologico ed introspettivo e soprattutto non solo per gli amanti della fantascienza. Un po' meno simpatico, per i più cinici.