Di Francesca Ranieri. La Juventus, dopo e durante lo shock Conte, ha finalizzato il suo secondo colpo di mercato, portando a Torino un’altra giovane promessa: si tratta dello spagnolo Alvaro Morata, proveniente dal Real Madrid.
Giocatore indubbiamente interessante e dal futuro promettente, si è fatto notare dal calcio internazionale e in particolare quello italiano, a 21 anni, grazie alle 34 presenze nell’ultima stagione, tra Liga e Champions League, con la maglia del Real Madrid e ai 9 gol messi a segno. Solo tre presenze in più negli altri tre anni a Madrid per un totale di 37 presenze e 10 gol in 4 anni, di cui solo 8 partendo da titolare.
Non numeri, certo, da capogiro ma dalla sua il ragazzo ha sicuramente che non militava in una squadra “normale“: Bale, Ronaldo, Benzema e prima anche Higuain. Troppi nomi illustri per dar spazio ad un giovincello come lui. Almeno di questo parere sono stati sia Carlo Ancelotti che Josè Mourinho alla guida della squadra attualmente campione d’Europa. I due allenatori hanno sempre preferito altri giocatori a lui. E non solo tra quelli più affermati, ma anche tra i giovani: Jesè Rodriguez ha 21 anni come Morata ed è il giovane su cui il Real vuole puntare per il futuro. Che siano state scelte tattiche o dovute alle loro esperienze calcistiche col fior fiore delle squadre e dei campioni, resta, naturalmente, un mistero.
Ma, in realtà, il Real Madrid non ha probabilmente rinunciato proprio a nessuno: la scaltrezza del presidente madridista, Florentino Perez, si fa avanti prepotentemente anche stavolta. Alvaro Morata è stato infatti acquistato dalla Juventus per venti milioni (frazionati in tre anni), una cifra già forse un po’ eccessiva in relazione a ciò che ha mostrato il ragazzo nella sua breve, ma non troppo, carriera calcistica. E non è tutto: al contratto è stata annessa anche una “particolare” clausola, un vero e proprio patto di riscatto che per i prossimi due anni garantisce alla squadra spagnola un diritto di recompra per una cifra fissata a 30 milioni, nel caso in cui il giocatore si dimostri particolarmente valido. Per tutte le altre squadre che potrebbero interessarsi all’attaccante, invece, è prevista una clausola a due zeri: 100 milioni. Ma anche qui lo zampino del Real c’è: 70 milioni nelle tasche della Juventus e 30 in quelle madridiste.
Praticamente, il Real Madrid, che Morata si riveli forte o meno, ci guadagna in ogni caso. Se il giovane 21enne infatti dovesse dimostrare doti eccellenti, il Real Madrid potrebbe riportarlo immediatamente a casa in Spagna e la Juventus guadagnerebbe soltanto 10 milioni, oltre naturalmente a giocate e gol collezionati ma fini a se stessi. Nel caso in cui invece la Juventus decida di venderlo a qualche altra squadra, il Real guadagnerebbe ben 30 milioni sull’affare bianconero. 30 milioni che potrebbe reinvestire in chissà quale nuovo colpo da svenimento…
A questo punto,la domanda è una: cosa devono sperare i tifosi? Che Morata emerga e si dimostri fortissimo per poi vederselo sottrarre dal Real, che certo non esiterà se ci ha tenuto a fissare tale clausola, oppure che Morata faccia una stagione non troppo brillante? Nella seconda ipotesi, però, si limiterebbero tutte le possibilità dei bianconeri in Europa, considerando che pare sia questo, a detta degli uomini di spicco della dirigenza juventina, l’acquisto più eclatante di questo calciomercato.
Dalla Spagna, poi, c’è chi cerca di mettere in guardia la Juventus confermando tutte le perplessità descritte nelle righe soprastanti. E’ il Mundo Deportivo, quotidiano sportivo vicino al Barcellona. “E’ Morata non Van Basten”. Questo il titolo di un articolo pubblicato sul giornale proprio ieri, nel quale si ironizza con sagacia sulla presentazione, colma di entusiasmo, che la squadra bianconera ha fatto attraverso il web del giocatore: “Il giovane attaccante spagnolo ha piedi raffinati, un dribbling fulminante, ottime doti aeree e uno straordinario fiuto del gol. Sarà pure giovane, ma certo non può essere considerato una promessa”. Di tutte queste belle parole e sontuosi aggettivi, l’articolista spagnolo condivide poco e niente. E i fatti, forse, danno ragione a lui. Un po’ troppo rispetto a quello che si è visto effettivamente in Spagna nei campi della Liga, nei pochi minuti concessi al ragazzo in quattro anni: Morata è proprio una promessa, un rischio, una scommessa. Nessun altra parola, al di fuori di queste, sembra più adatta a lui. Una presentazione di tale spessore sembra, purtroppo, un po’ una presa in giro: come dice il quotidiano spagnolo che, a questo scopo, cerca di far riflettere i tifosi juventini. E la dirigenza del team bianconero non è certamente nuova ad illudere i suoi tifosi. Se chi leggesse quelle frasi non sapesse di chi si parla, potrebbe pensare davvero a Marco Van Basten, l’eterno fuoriclasse olandese, come ad altri affermati e formidabili campioni.
Ma dai tifosi juventini questo articolo è stato abbastanza trascurato o addirittura attribuito all’ “invidia“. Che sia così? Anche se sembra un po’ difficile da credere che le squadre di spicco della Liga, come il Barcellona che sarebbe la squadra più tutelata dal quotidiano in questione, abbiano così paura della Vecchia Signora da ironizzare sul suo calciomercato: perché farlo gratuitamente contro la Juventus che a livello europeo, nei fatti, nell’ultimo periodo in particolare, nonostante la forza di Antonio Conte, non ha fatto e non fa tuttora certamente paura a nessuno? E’ più plausibile che il quotidiano sportivo, e con lui i balugrana, siano preoccupati per un nuovo e irresistibile affare messo a segno dalla rinomata furbizia di Perez & co.
Il tempo parlerà e soprattutto con lui il campo: scopriremo solo nei prossimi mesi se questo colpo è l’ennesima trovata geniale di Beppe Marotta (Pirlo e Pogba però erano costati molto meno…) oppure una grossa fregatura. Per ora sembra essere entrambe le cose: gran colpo per il Real Madrid e fregatura per i bianconeri.