Fonte: Calcio.fanpage.it
La sconfitta contro la Lazio è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso in casa Inter. Il presidente Moratti dopo la civile protesta dei tifosi e l’ennesima sconfitta stagionale è pronto per una vera e propria rivoluzione. La squadra nerazzurra dopo 14 anni non parteciperà alle competizioni europee nella prossima stagione e sarà costretta a concentrarsi solo sull’Italia. Un motivo in più per programmare bene la ricostruzione che dovrà fare a meno anche dagli introiti provenienti dalle Coppe internazionali. Sul banco degli imputati ci sono tutti: dai giocatori, agli uomini mercato Branca e Ausilio, fino allo staff medico e atletico. Troppe prestazioni singole deludenti, un’interminabile lista di infortuni e una campagna acquisti quasi disastrosa. Nelle ultime ore ha perso il suo titolo di “intoccabile” anche Andrea Stramaccioni che non è più sicuro della sua permanenza nel capoluogo lombardo. Il presidente Moratti dopo la gara contro la Lazio emblematica della stagione nerazzurra, per gli infortuni di Jonathan e Ranocchia, per gli episodi negativi riconducibili alla sfortuna ma anche per le lacune della una squadra, vuole riprendere le redini della situazione. Si ripartirà da quanto di buono fatto in questo campionato a partire da quell’attacco che nonostante gli infortuni a Milito, Palacio e Cassano è il 6° della Serie A. Da sistemare difesa e centrocampo, sia dal punto di vista della quantità che da quello della qualità. Gli arrivi praticamente certi di Laxalt, Campagnaro, Andreolli, Botta e Icardi permetteranno già di cambiare volto ad una squadra che aspetta notizie positive anche dalle stanze dei bottoni. Moratti dovrà cercare nuove liquidità per la sua Inter attraverso gli accordi economici con i nuovi investitori che stanno provando a rilevare parte delle quote del club. In lizza ci sono investitori kazaki e indonesiani (si parla del magnate Erick Thohir) ma Moratti non vuole ripetere l'operazione fallita nello scorso autunno con la China Railway Construction, il cui accordo con i nerazzurri si è arenato per problemi burocratici dopo aver già firmato tutte le carte. Dalla bontà dell'operazione dipenderà il rafforzamento della rosa e la partenza del progetto legato allo stadio, una posta in gioco troppo alta per non agire con la necessaria cautela. Work in progress dunque sia sul “campo” che negli uffici della società nerazzurra con le sorprese sempre dietro l’angolo.