Fonte: ZioDave
Oggi scopriremo una zona del Trentino, importante per essere la maggior produttrice del “frutto del peccato”: la mela della Val di Non.
Le qualità sono infinite, c’è l’imbarazzo della scelta, dalla golden alla stark delicious, tra la granny smith, la royal gala e la renetta.
Tanti gusti, quanti colori e consistenze, le mele coinvolgono tutti i sensi: gusto, vista, tatto, olfatto e udito, gratificando il lato più emotivo riuscendo a sodddisfare proprio tutti!
Le mele di quest’area geografica vantano di una garanzia dovuta al marchio d’eccellenza che esibiscono, quello DOP (Denominazione di Origine Protetta), che viene riconosciuto, in base al Reg. CEE n. 2081/92, agli alimenti che presntano determinate caratteristiche qualitative che dipendono essenzialmente dal territorio in cui sono prodotti.
Nello specifico, le mele DOP della Val di Non presentano dei requisiti ben precisi:
- Vengono prodotte solo in un’area limitata, a nord-ovest della provincia di Trento;
- Crescono ad un’altitudine compresa tra i 450 e 900 metri;
Non solo il prodotto in sé è di qualità, ma anche i metodi di produzione utilizzati, che hanno lo scopo di ridurre i trattamenti chimici, ottenendo prodotti biologici.
Fonte: Veganbaking.net
La mela non solo è buona, ma è un tocca sana per la salute: fonte d’acqua, ricca di vitamine, sali minerali, fibre solubili, caroteni e polifenoli, il mix ottimale per un’azione antiossidante.
In versione semplice delizia, ma utilizzata nelle ricette tipiche sorprende. Un esempio è il famoso strudel di mele che, con il sapor della cannella, arricchisce ancor più il suo gusto.
E per un soggiorno all’insegna del benessere e il relax, venite a scoprire il Trentino che vi accoglierà in uno dei suoi tanti agriturismi dove provare i sapori della gastronomia locale e fare una ricerca per scoprire quante ricette utilizzino la mela come ingrediente principale.
E ricordate: “Una mela al giorno leva il medico di torno!”
- Al Cermolo
- Agritur Widmann
- Casa Miramonti
- Albergo Bucaneve