Vedo spesso ragazzini girare di notte, col motorino, in macchina con compagni più grandi. Sento genitori come lo sono io raccontare dei loro figli che rientrano al mattino presto, che escono con gli amici e non si sa bene cosa facciano. Lo raccontano con una sorta di rassegnazione o, talvolta, come fosse la cosa più normale del mondo. Non credo che sia normale, affatto. Credo che la deriva presa dalla nostra società in ogni campo segni il punto proprio nell’eccessiva libertà data ai giovani, in questo lasciarli vivere la propria vita liberamente con largo anticipo su quelli che dovrebbero essere i tempi naturali. Le conseguenze sono, purtroppo, talvolta tragiche. La maggior parte delle volte, invece, magari sono solo negative sulla loro crescita e sulla loro educazione. Fatto sta che i ragazzi oggi adolescenti sono gli adulti che avranno in mano il mondo tra una manciata di anni. Abbiamo una grande responsabilità nell’educarli, non solo quando muoiono a sedici anni alle cinque del mattino invece di stare nel proprio letto riposare per vivere il giorno dopo una normale vita da adolescenti e non da adulti precoci.
Luca Craia