Accarezzavano insieme il caro frigo, e adesso? “Devo riprenderlo! Un altro come lui non ci sarà mai!” pensa Fil. Nel frattempo anche la fame si faceva sentire impetuosa, accecato prende le sue amiche carte e le ficca in mezzo al pane bianco del Mulino Bianco, qualunque cosa avrebbe avuto un buon sapore in quel momento, persino … meglio non dirlo! Non resta altro che andare nella nuova casa della ex moglie, anche se è piena notte. I suoi figli, che non avevano mai sopportato la sua ingordigia, più feroci di una donna col ciclo, si svegliano di botto e lo riconoscono, mentre Filomeno era con la testa dentro il suo amato frigo, uno di loro chiude lo sportello mozzandogli la testa e lasciandola lì dentro, Filomeno si divincola come una coda di lucertola quando si stacca dal corpo, poi gli sparano col fucile da caccia che nascondevano gelosamente sotto il cuscino, barattato in cambio di foto scattate alla mamma a tradimento mentre si svestiva, mentre l’altro filma la scena e mette come sottofondo la canzone di Baglioni:
“Ho girato e ho rigirato, senza sapere dove andare,
ed ho cenato a prezzo fisso, seduto accanto ad un dolore, tu come stai?
E mi fanno compagnia, quaranta amiche le mie carte,
anche il mio cane si fa forte e abbaia alla malinconia.
Tu come vivi, come ti trovi, chi ti apre lo sportello, chi segue ogni tuo passo.
Ieri ho ritrovato le tue iniziali nel mio cuore, non ho più voglia di pensare.
Chi ti ha portato via, chi si stende al tuo fianco, chi grida il nome tuo,
chi ti accarezza stanco, tu come stai?”(Claudio Baglioni - E tu come stai?)
Laura Xerra