Parlavo giusto l’altro giorno del signor A.
Ecco, in questo momento mi rimangerei tutto quello che ho scritto.
Perché l’ho presentato come un signore carino, simpatico, gioviale e tutto quanto.
E in effetti lui è così.
Ma quando comincia ad avere la pretesa che la sottoscritta sia disponibile 24 ore su 24, le cose cambiano un pochino.
Meglio che metta a tacere le dita, prima di presentarlo sotto il suo lato peggiore.
Bene. Dopo aver perso dieci anni di vita in questi frenetici giorni pre natalizi, direi che è arrivato il momento di suicidarsi con un ottimo caffè.
D’altra parte, di qualcosa bisognerà pur morire, no?
E morire di caffè mi sembra una scelta elegante e raffinata. :-)
Ovviamente, ne lascio uno pagato per chi vorrà farmi compagnia.
Tanto il bar lo conoscete, è sempre quello.
Il mio preferito.
À bientôt, mes chéris.