Qualche giorno fa ho partecipato alla presentazione del libro intervista di Oliviero Toscani con Luca Sommi alla libreria La Feltrinelli di Firenze. Purtroppo riesco a parlarne solo ora, ma anche se è passato del tempo credo sia molto interessante, soprattutto per le storie che ha raccontato e per le riflessioni che ha stimolato. Senza contare che consiglio la lettura del libro.
Il dibattito è stato davvero atipico, nel senso che non ha seguito un ordine preciso, e alcuni presenti hanno davvero fatto interventi sopra le righe… Ma gli argomenti principali hanno ruotato intorno alla società italiana di oggi e anche al tipo di immagine che viene suggerito e incoraggiato dai media. Toscani ha definito gli italiani “teleidiotizzati”, nel senso di “instupiditi dal piccolo schermo”.
Si è parlato della volgarità nell’abbigliamento che la televisione suggerisce: opposta al concetto di sartorialità e soprattutto omologata, si trova la stessa assenza di stile ovunque, un’ineleganza che crea ragazzine-fotocopia, “con picchi di volgarità in Italia”, ha aggiunto Toscani.
Il libro è una serie di situazioni “storiche” della carriera di Toscani. Per esempio, lo sapete come è nata la famosa immagine della pubblicità dei jeans Jesus, quelli scandalosi del “Chi mi ama mi segua?” La modella era la sua ragazza del momento, e fu da lui fotografata nell loro appartamento a New York. Anche il nome dei famosi jeans fu deciso da Toscani: in quel momento era appena uscito un musical, “Jesus Christ Superstar”, e fu lui a suggerire il nome all’erede di Robe di Kappa, che finalmente aveva ricevuto dalla propria famiglia e azienda il permesso di creare una sua linea di jeans.
Toscani sa essere pungente, quando parla di moda e dell’atteggiamento di molti nei confronti dei propri feticci. Ecco una delle tante dichiarazioni che ha dispensato durante la presentazione: “Ho sentito una che quando ha una delusione d’amore mette il tacco 12 e ritorna a vivere, soprattutto se la scarpa è rossa. Ma com’è possibile una cosa simile? Ma nemmeno Dracula!”