"La polemica portata in Senato è stata magistralmente stroncata dal senatore Gianmarco Centinaio - spiega Facchinotti - il comportamento che io ho assunto nella mia città non è stato altro che quello di far rispettare le regole perché, per chi non lo sapesse, quel campo da calcio è di proprietà del Comune ma viene gestito da una società esterna quindi non è aperto a chiunque".
Il sindaco spiega che per aiutare la società calcistica che manda avanti il campo, il Comune versa un contributo annuo di circa 50.000 euro che comprende anche le spese di luce, acqua e gas: "Naturalmente sono soldi che mettiamo in bilancio, mi sembra dunque responsabile provvedere alla tutela e al rispetto delle regole – prosegue Facchinotti -. Le persone cui ho vietato l'uso del campo stanno comunque utilizzando un altro campetto che c'è da sempre ed è aperto a tutti".
"Di cosa stiamo parlando?!" sembrerebbe essere la risposta in termini concreti di un primo cittadino che applica solo un regolamento e non giudica, a suo dire, la scelta del collega Massimo Depaoli sindaco di Pavia che in risposta agli avvenimenti di Mortara ha aperto lo stadio Fortunati ai ragazzi in questione.
"A differenza di Depaoli io non giudico le scelte dei miei colleghi - prosegue Facchinotti - lui ha voluto aprire lo stadio per consentire loro di fare una partita, per me può farlo; io, ripeto, sono qui a garantire l'ordine e il rispetto delle regole".
"Anche noi come tutti sentiamo la crisi, grazie a Dio abbiamo una grossa azienda, la SIT, che si regge bene in piedi creando comunque posti di lavoro ed è una salvezza".
Con un po’ di fatica anche il commercio sembrerebbe riuscire a rimanere a galla tra negozi che chiudono ma altri che aprono: "E' un bilancio al pareggio - precisa Facchinotti - c'è un turn over abbastanza equilibrato, certo non fa mai piacere se un'impresa chiude. Quelli che risentono più della crisi sono i negozi storici che però si tengono in piedi grazie ad una clientela ormai consolidata; quindi,diciamo che nonostante le difficoltà vediamo il bicchiere mezzo pieno". Adesso la vera sfida di Mortara sarà legata proprio ai posti di lavoro, per non dover più impiegare le risorse comunali nel mantenimento di minori e madri senza un reddito. "La situazione sfratti è preoccupante - puntualizza il sindaco - tanta gente perde il lavoro e il Comune deve provvedere a queste famiglie e tutto ciò incide ovviamente in modo pesante sul bilancio comunale".
di Lara Morano