«Qualsiasi storico ve lo può confermare: le concatenazioni di eventi non hanno mai fine. Non esiste alcuna causa senza un effetto, alcun incidente senza il suo seguito.»
Versailles è una tranquilla località turistica del Maine che si anima solo d’estate, con l’arrivo dei bostoniani in vacanza. Per il resto dell’anno è semideserta e non vi accade mai nulla: ecco perché, a soli 24 anni, Ben Truman ha raggiunto la carica di capo della polizia un tempo ricoperta dal padre. Ma un giorno d’autunno, in una casa sul lago, viene trovato il cadavere di Robert Danzinger, un magistrato della procura distrettuale.
Il caso sembra già risolto: la vittima stava indagando su un traffico di droga a Mission Flats, il quartiere più malfamato di Boston. Eppure, qualcosa non torna: le forze dell’ordine, stranamente, non sembrano voler collaborare alle indagini, mentre iniziano a emergere oscuri legami tra la morte di Danzinger e due vecchi casi mai chiariti. Lentamente, Truman si trova davanti un invalicabile muro di omertà, quasi che la verità fosse troppo sconcertante per essere portata alla luce.
William Landay si è laureato in giurisprudenza a Yale ed è stato a lungo procuratore distrettuale. Attualmente vive e lavora a Boston, dove sta scrivendo il suo quarto thriller.
«Scrivo thriller perché nel crimine c’è qualcosa di profondamente drammatico. Offre un materiale ricchissimo per un narratore, e lo ha sempre fatto. Molti dei grandi classici della letteratura altro non sono, in fondo, che storie di crimini.» William Landay