Morti di stato, ma quale e’ il problema? monti dice che in grecia sono stati molti di piu’… quindi….

Creato il 07 marzo 2013 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

Commento di Stefania Piazzo

Tra i banner di www.piazzolanotizia.it ce n’è uno che abbiamo voluto sin dal primo giorno, quello del Copii. Il Comitato dei piccoli imprenditori invisibili. Gente comune, con un comune denominatore: imprese sul lastrico, aziende chiuse per tasse, per troppa Equitalia, per troppa resistenza bancaria al credito. O per eccesso di credito mai riscosso dallo Stato debitore. Che il caso di Perugia sia pura follia o disperazione cambia forse qualcosa davanti alla crisi e alla deriva sociale del Paese? La somma dei addendi non muta il risultato.

Il dramma serve a ricordare l’altra faccia della medaglia, i 2.500 imprenditori che si sono suicidati dal 2008 ad oggi, come ricorda Giuseppina Virgili, imprenditrice a sua volta e presidente del Copii. Chiude il suo hotel per la crisi, riscuoterà la pensione nel 2020. Manifestazione dei Piccoli Imprenditori Invisibili. Giorni fa a Firenze il Copii aveva “occupato” simbolicamente le vie del centro accendendo centinaia di candele davanti al Palazzo della Regione Toscana, a memoria degli imprenditori che hanno volontariamente perso la vita per la crisi. L’altro giorno ancora, a Pistoia, erano scesi in piazza per manifestare la propria solidarietà all’amico Raffaele, piccolo imprenditore del settore alberghiero che, dopo aver dovuto chiudere la propria attività a causa dei risvolti della devastante crisi economica, rischia seriamente di ritrovarsi addirittura, a 61 anni, senza un tetto sotto cui dormire.

“E con una pensione che, ” grazie” all’ultima riforma legislativa, egli potrà percepire solo nel 2020 – spiega Virgili -. La storia di Raffaele è una finestra sulle tante ingiustizie dei tempi moderni, dove chi investe e vive del proprio lavoro, è lasciato desolatamente solo ad affrontare le difficoltà professionali ed esistenziali di una congiuntura economica straordinariamente negativa”.

A Perugia piangono le due impiegate uccise senza colpa, vittime di un atto di follia o di disperazione. Ci sarà tutto lo Stato, come è giusto e doveroso che sia, ai funerali delle due dipendenti della Regione. Mai lo Stato ha presenziato però ai funerali di chi ha perso la vita per troppo Stato, anzi. Monti lo scorso anno ebbe a precisare che in fin dei conti in Grecia ci sono stati più suicidi che in Italia. La lucida follia dello Stato è l’altro grilletto dell’esasperazione che fa perdere il senso della vita, che disancora la realtà e che massacra gli innocenti così come i carnefici suicidi.



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