Morti sul lavoro :altre tre persone decedute -editoriale

Creato il 29 settembre 2011 da Biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Un morto sul lavoro  a Casciago e altri due nel resto d’Italia                                                                                                                                                                                                                 Altra giornata di lavoro nella penisola italiana, altro bollettino di guerra sul lavoro.
Oggi ne sono morti 3, due   dipendenti   ed  un impreditore edile.
Questi strage quotidiana non stupisce più nessuno, e pochi hanno ancora la forza di indignarsi e reagire.
Non stupisce il mondo politico, troppo impegnatoad occuparsi delle donnine  di Berlusconi e dei ministri in odor  di mafia , non stupisce i mezzi d'informazione che troppo spesso ignorano il problema , non stupisce  i sindacati, che dovrebbero  ripetono sempre le medesime cose senza incidere concretamente sulla tragedia   Se fossimo un paese normale i mezzi d'informazione ne parlerebbero sempre, la politica farebbe i fatti invece di fare le parole, i sindacati si impegnerebbero di più perchè ci sia più sicurezza nei luoghi di lavoro.
Dopo tutto l'Inail ci dice che le morti sul lavoro nel 2010 sono scese per la prima volta dal dopoguerra sotto quota 1000.
Di cosa ci dovremmo mai preoccupare?!
Anni fa, ogni settimana, c'era l'intervento del Presidente della Repubblica che si indignava di fronte a questo vergognoso bollettino di guerra e che richiamava tutti alle proprie responsabilità.
Ultimamente anche lui è costretto ad occuparsi d’altro
Eppure di morti sul lavoro c'è ne sono stati, di infortuni gravi pure, di invalidi pure, di malattie professionali idem.
Se questo paese si indignasse di fronte alle morti sul lavoro, come giustamente  si indigna di fronte ai comportamenti  immorali di   Berlusconi, cambiarebbe qualcosa nei luoghi di lavoro.
Il sentire di molti quando c'è una strage sul lavoro è questo: "Meno male che oggi non è successo a me".
Ci tocca da vicino solo quando accade a chi conosciamo o ad un nostro familiare, altrimenti non è successo niente, va tutto bene nei luoghi di lavoro.
Circa 5 anni fa (il 27 novembre 2006), il Presidente della Repubblica, di fronte all'ennesima strage sul lavoro, disse:
"Bisogna avere ogni volta la capacità di indignarsi, di allarmarsi, di reagire. L'importante è non considerare mai questi terribili episodi come ordinaria amministrazione"
Perchè non si indigna più nessuno?
Marco Bazzoni-Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze
Email: bazzoni_m@tin.it.
Andrea Bagaglio –Medico del lavoro –Varese

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