Questo post non è stato scritto per celebrare un'arma di distruzione di massa come la bomba a neutroni, ma per conoscere aspetti forse meno noti dell'industria del passato. Comprendere il passato aiuta anche a capire il presente e a non ripetere errori inutilmente.
Samuel T. Cohen si è sempre battuto per l'adozione della bomba a neutroni negli arsenali americani. Cohen definì la sua bomba un'arma "sana" e "morale", in grado di limitare morte, distruzione e contaminazione radioattiva.
Forse è meglio spiegare, prima di qualunque considerazione, di cosa stiamo parlando.
Cohen collaborò al Manhattan Project, il progetto che portò alla realizzazione della bomba atomica, lavorando attivamente nel team di "Fat Man", la bomba che esplose a Nagasaki nel 1945, subito dopo Little Boy a Hiroshima; ma al contrario di colleghi come Oppenheimer e Fermi, Cohen era meno conosciuto in ambito governativo e scientifico.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Cohen iniziò a lavorare per la RAND Corporation sul progetto di una bomba in grado di annientare una folla di nemici, risparmiando allo stesso tempo la vita di civili (a distanza di sicurezza) e lasciando intatte le infrastrutture.
Ecco che nasce il concetto della bomba a neutroni: si tratta di un'arma nucleare tattica che esplode con la potenza di circa 1/10 rispetto ad una bomba a fissione tradizionale, ma emette neutroni in enorme quantità, provocando danni solo a tessuti viventi.
Secondo il progetto originale, la bomba a neutroni sarebbe dovuta esplodere a circa 400 metri di altezza, uccidendo qualunque essere vivente nel raggio di circa 800 metri.
Non la si può di certo definire una bomba molto pulita, dato che uccide attraverso radiazioni letali che provocano sofferenza per giorni. Ma la contaminazione da neutroni nell'area dell'esplosione si esaurisce presto, in un tempo decisamente inferiore alle radiazioni emesse da una bomba nucleare a fissione.
Se una dose letale di radiazioni per un adulto si attesta a circa 6 Gray, le bombe a neutroni erano progettate per somministrare una dose di 80 Gray a distanza relativamente ravvicinata, uccidendo ogni cosa vivente entro il raggio d'azione anche se si fosse trovata all'interno di un carro armato, dato che le radiazioni penetrano nella corazza più di quanto possa fare il calore di un'esplosione nucleare a distanza.
Giusto per fare un esempio, una bomba a neutroni della potenza di 1 kilotone avrebbe potuto uccidere chiunque all'interno di un carro T-72 entro un raggio di oltre 1 chilometro, distanza alla quale la radiazione assorbita arriva ad essere ben superiore di 6 Gray. Uccide inoltre senza calore eccessivo e devastazione, se la si fa esplodere ad un'altezza corretta (la bomba a neutroni rimane comunque una bomba nucleare, e provoca distruzione entro un raggio inferiore alle bombe termonucleari tradizionali).
La bomba fu testata per la prima volta nel 1963 in un'esplosione sotterranea avvenuta al Nevada Nuclear Test Site. Furono sviluppati tre modelli di bomba a neutroni:
- Il primo, W66, era stato creato per essere lanciato a bordo di un missile. Aveva la potenza di qualche kilotone, ed era stata progettato per distruggere e disabilitare una testata esplosiva in arrivo attraverso un flusso di neutroni.
- W70 Mod 3, anch'esso progettato per missili a corto raggio, e con una potenza variabile tra 1 e 100 kilotoni. Ne furono costruiti 1250 pezzi in totale, e smantellati del tutto nel 1996.
- W79 Mod 0, proiettile d'artiglieria da 203 mm con una potenza variabile compresa tra 100 tonnellate di tritolo e 1,1 kilotoni. L'ultimo esemplare della W79 Mod 0 venne smantellato nel 2003.
Attualmente, pare che nessun Paese del mondo conservi nel suo arsenale una bomba a neutroni. L'ultimo test di quest'arma fu condotto dalla Francia nel 1980, e da allora nessuno ha più testato la bomba.
Dal momento della nascita del concetto di quest'arma, la vita della bomba a neutroni si fece complicata: l'utilizzo della bomba avrebbe fornito un pretesto per peggiorare la corsa agli armamenti nucleari, come suggerirono gli analisti militari. Ci furono proteste della popolazione americana ed europea, il tentativo fallito di proporre l'arma per un utilizzo in Vietnam, diversi presidenti schierati, più o meno chiaramente, contro l'utilizzo della bomba a neutroni.
Nonostante il bando di fatto della bomba a neutroni, Cohen ha sempre difeso la sua creazione. "E' l'arma più sana e morale mai creata" ha affermato nel settembre 2010 durante un'intervista telefonica. "E' la sola arma nucleare della storia che ha senso in tempo di guerra. Quando la guerra è finita, il mondo rimane intatto".
Non è molto corretto rispondere a persone che non ci sono più, e ho cercato di tenere per me le opinioni personali che un'arma così controversa fa naturalmente nascere in ogni essere pensante. Ma che senso avrebbe avere un mondo intatto senza più nessuno in grado più popolarlo?
Cohen, Bomb Inventor, Dies at 89