Mosca dell’olivo
Caratteristiche
Infestazione
L’infestazione della mosca dell’olivo si manifesta in estate e, precisamente, nel mese di luglio. Durante questa stagione, le femmine pungono le olive per deporvi le uova. Queste “punture” sono chiamate “fertili”. Esistono anche quelle “sterili”. Si tratta di punture che la femmina effettua per saggiare la qualità e la robustezza della polpa di olivo dove dovrà deporre le uova. L’infestazione della mosca dell’olivo è favorita da temperature miti e da eccessiva umidità. I climi caldi e secchi, invece, provocano la morte dell’insetto e delle sue larve. La temperatura che favorisce la diffusione della mosca dell’olivo è compresa tra ventidue e trenta gradi. Temperature superiori non solo provocano la morte dell’insetto, ma rendono anche sterili le femmine. Stessi effetti anche in caso di temperature rigide. I danni della mosca dell’olivo sono soprattutto qualitativi. L’oliva con le punture è, inoltre, soggetta caduta ( cascola precoce) e al deterioramento della polpa di cui si nutrono le larve. La compromissione della polpa danneggia anche la qualità dell’olio, che avrà un ph più acido e una minore tenuta. L’olio da olive punte dalla mosca, infatti, è ricco di perossidi che lo fanno irrancidire molto presto. Naturalmente, le olive danneggiate andranno eliminate dalla produzione determinando anche un danno quantitativo.
Lotta
La lotta alla mosca dell’olivo si effettua sia con metodi preventivi che con prodotti specifici. La prevenzione va attuata prima che le femmine depongano le uova, ovvero entro giugno. Esistono anche metodi colturali che possono prevenire o azzerare gli attacchi dell’insetto. In genere è preferibile scegliere cultivar resistenti all’azione della mosca, o raccogliere in anticipo quelle che mostrano maggiore suscettibilità al parassita. Una volta che la mosca si è manifestata, si potrà ricorrere alla lotta biologica, chimica o integrata. La prima si effettua con sostanze naturali a effetto repellente. Rientra in questa modalità di lotta anche l’utilizzo di insetti antagonisti della mosca, tra cui il Psytallia concolor e il Fopius Arisanus. Si tratta di insetti che si adattano bene alle stesse condizioni climatiche che favoriscono lo sviluppo della mosca. La lotta chimica prevede l’utilizzo di insetticidi e anticrittogamici specifici per la mosca dell’olivo, tra cui i dimetoato e la deltametrina. Per la loro tossicità, questi composti sono stati progressivamente sostituiti da insetticidi a basso impatto ambientale. Tra questi, è stato visto che il rame, dall’ottima azione fungicida, ha anche un effetto repellente sulla mosca dell’olivo. La lotta integrata prevede l’uso di trappole velenose da posizionare sull’albero di olivo entro giugno. Le trappole possono contenere ferormoni o sostanze azotate che attirano le mosche, permettendo così di ucciderle e di rimuoverle dall’albero.