Gli Usa ritengono che l’aumento dell’attività russa nell’Ucraina non faccia altro che destabilizzare il già precario equilibrio del paese. Di conseguenza anche il convoglio non è altro che un pretesto per una più salda occupazione sovietica. Ma la Russia smentisce: il ministro della difesa russo, Sergei Shoigu, ha confermato che il convoglio non comprende personale militare russo.
Eppure giovedì, si dice, siano stati distrutti veicoli dell’esercito russo, entrati in territorio ucraino, nel cuore della notte. L’incursione è stata confermata solo ieri, attraverso un posto di confine controllato da separatisti filorussi. Shaun Walker, in particolare, ha scritto che i mezzi hanno attraversato il confine usando una strada sterrata e passando in un varco nella rete di filo spinato che demarca il confine.
La notizia della suddetta distruzione è stata poi accertata tramite una telefonata dello stesso presidente ucraino Petro Poroshenko al primo ministro britannico, David Cameron e a seguito Andriy Lysenko, un portavoce militare ucraino, in proposito l’ha ribadito: Sono state intraprese le misure appropriate e una parte di esso non esiste più.
Attendiamo l’ingresso del convoglio.