Recensione
- Dischi Soviet / Bass Departement Records
- Anno: 2015
Mosè Santamaria, cantautore genovese trapiantato in Veneto, debutta per Dischi Soviet e Bass Department Records con i nove brani di #RisorseUmane. Il lavoro, prodotto insieme a Martino Cuman (Non Voglio Che Clara) e Marcello Batelli (Il Teatro Degli Orrori), si concentra su un cantautorato pop che non disdegna incursioni nel rock d’autore.
Il pianoforte pacato di Mine Vaganti, accompagnato da vivaci ritmi elettronici, introduce l’elettro pop luminoso (ma dalle parole tormentate d’amore) di A Nizza (Non Era Amore) e il pensieroso crescere e avvolgere della morbida ed intensa Come Gli Dei (anche se il testo lascia più che dubbiosi).
La successiva Mata Hari, ondeggiante e delicata, continua a non convincere per quanto riguarda la parte lirica, mentre L’Altra Parte Della Città, perdendo colpi anche dal punto di vista strumentale, si contrappone alla ben più a fuoco e ammiccante I Love You Marzano (ottimi i ritornelli e il raffinato piglio coinvolgente).
I Colori Di Francoise, infine, ricordando nel suono i Numero 6, scivola via fluida e accattivante, lasciando che a chiudere siano il disteso muoversi di Passato Prossimo (pianoforte ed elettronica in primo piano) e il barocchismo verbale della poco incisiva Compromessi E Chiacchiere Da Bar.
Mosè Santamaria, con questi nove brani, a volte convince, altre volte no. La causa del problema, a mio parere, trascurando la questione delle scelte compositive non sempre così azzeccate, sta principalmente nei testi e nel loro essere, allo stesso tempo, eccessivamente verbosi e inutilmente forbiti (tanto da risultare fini a sé stessi). Un disco che strappa la sufficienza, ma che fa storcere il naso troppe volte per poter andare oltre quel voto
TRACKLIST
01. Mine Vaganti
02. A Nizza (Non Era Amore)
03. Come Gli Dei
04. Mata Hari
05. L’Altra Parte Della Città
06. I Love You Marzano
07. I Colori Di Francoise
08. Passato Prossimo
09. Compromessi E Chiacchiere Da Bar
LINE-UP
Mosè Santamaria
Marcello Batelli
Martino Cuman
Fabio Brugnoli
Nicola Ciccarelli