Emmanuel Dongala
Amore e Psiche sono i due protagonisti di una nota storia narrata da Apuleio all’interno della sua opera Le Metamorfosi, anche se è considerata risalire ad una tradizione orale antecedente all’autore.
Nella vicenda narrata da Apuleio, Psiche, mortale dalla bellezza eguale a Venere, diventa sposa di Amore-Cupido senza tuttavia sapere chi sia il marito, che le si presenta solo nell’oscurità della notte. Scoperta su istigazione delle invidiose sorelle la sua identità, è costretta, prima di potere ricongiungersi al suo divino consorte, a effettuare una serie di prove, al termine delle quali otterrà l’immortalità. Altre versioni, differenti da quella di Apuleio, narrano invece la morte della ragazza prima dell’ultima prova.
Ma non è di questi mitici personaggi che si parlerà nella mostra “Eros è Psiche”
Rispondere alla domanda, che cosa è l’erotismo non è cosa facile.
Quando si entra in contatto con l’erotismo, esso può apparire misterioso ed affascinate. Infatti gli artisti, non solo quelli letterati, si sono cimentati nella sua rappresentazione al fine di dare corpo ed anima a quest’importante volano dell’umana esistenza.
L’erotismo al contrario della pornografia non è sinonimo di volgarità bensì è la punta di un iceberg che si chiama: raffinatezza, segreto, gioco di specchi…
Ed appunto utilizzando questi specchi che i nostri 3 artisti: Daniela Kalepyros, Odo Tinteri, e Pier Canosa ci presentano le loro opere .
L’esposizione svolgerà presso il Caffè Letterario di Piazza delle Erbe dal 15 novembre al 8 dicembre 2013, con inaugurazione il 15 novembre alle ore 18,00.
Nel corso dell’inaugurazione, ove saranno presenti gli artisti, si svolgeranno delle letture poetiche erotiche a cura di Barbara Garassino tratte dal suo libro “Nel Corpo, l’Anima”.
Info. fondazioneamon@live.it
DANIELA ZAMPINI KALEPYROS
Nasce nel 1938 a Portoferraio. Genovese d’adozione, si occupa sin da giovanissima di ceramica artistica, frequentando gli studi di Albissola e conoscendo personalità come Baj, Fontana, Luzzati, Sassu. Approfondisce la ricerca teorica della percezione teatrale partendo dalle esperienze del Bauhaus ed estendendole alla costumistica nella dialettica dello spazio scenografico. Espone, su invito, con 100 artisti italiani nella mostra tematica “Il tondo italiano”, che percorre tutta la Finlandia nell’arco di due anni. Sempre in Finlandia, partecipa alle collettive del Gruppo Studio. È rappresentata con dieci opere alla mostra celebrativa “La Beat Generation anni ’60” presso la Galleria Allende della Spezia e al Museo Palazzo Balbi di Campomorone (Genova). Partecipa al premio internazionale Agazzi 2002, Bergamo e al premio nazionale Comune di Trivero, Biella.
PIER CANOSA
Pier Canosa e nato a Vasto nel 1940.
Ha viaggiato molto, soprattutto lungo le vie degli oceani. In giovinezza ha avuto la fortuna di visitare i musei americani sotto la guida del console generale italiano, Vittorio Cordero di Montezemolo. Questi, notata l’abilita grafica del giovane, lo ha presentato ad alcuni grandi collezionisti del tempo quali David Rockfeller, che ha comprato una delle sue prime opere. Pier Canosa si e sempre proclamato autodidatta.
Costantemente innamorato di ogni eleganza formale, ha privilegiato gli artisti dell’Art Nouveau, i preraffaelliti per giungere infine ai manieristi di cultura nordica. Dal rigore delle iniziali monocromie, e giunto, gradualmente, alle attuali accensioni cromatiche. Si abbandona costantemente all’ironico e al bizzarro rifiutando implicitamente ogni inclinazione oniricamente inquieta.
ODO TINTERI
Nasce in Sardegna e vive a Genova dal ’57 In questa città compie studi artistici, e frequenta l’Accademia d’Arte e consegue l’abilitazione all’insegnamento delle materie artistiche e della storia dell’arte. Viaggia molto e conosce uomini e situazioni del mondo dell’arte e della cultura. Da molti anni le sue opere sono esposte in gallerie pubbliche e private di tutto il mondo sia in mostre personali che di gruppo. Molti suoi lavori e raccolte di opere sono diventate immagine e promozione per grandi aziende ed avvenimenti internazionali. emi più noti oltre “mela, pera, donna” che chiude un vasto ciclo di opere figurative si ricordano: “Quando il colore
Ha collaborato alle manifestazioni colombiane ma soprattutto alla riapertura del Palazzo Ducale di Genova. Una vastissima mostra con Genova Dorata, i Chiostri, i Palazzi di Via Garibaldi, le Cinque Terre e le Barche di Liguria, catalizza l’interesse della città e i visitatori di tutto il mondo. Dall’inizio del ’95 ad oggi si dedica allo studio del Vangelo ed esegue illustrazioni in volumi e mostre in importanti sedi della religiosità cattolica.