La mostra dell’Ara Pacis a Roma in contemporanea con Londra, Rio De Janeiro e Toronto
Lo scopo è quello di vedere e cercare un modo nuovo di presentare il Pianeta Terra: questa volta non avrei puntato l’obiettivo sull’uomo e sulla sua lotta per la sopravvivenza, ma avrei mostrato piuttosto le meraviglie che rimangono nel nostro pianeta.Brasiliano, classe 1944, economista e statista di formazione universitaria negli anni 70 si occupa invece di situazioni umanitarie e sociali con lavori di reportage mirati ad approfondire tematiche come la povertà, i diritti dei lavoratori e gli abusi.
L’ho chiamato Genesi – dice l’autore – perché, per quanto possibile, desidero tornare alle origini del pianeta: all’aria, all’acqua e al fuoco da cui è scaturita la vita… nonostante tutti i danni già causati all’ambiente, in queste zone si può ancora trovare un mondo di purezza, perfino d’innocenza.
Prorogata fino al 22 settembre nel nuovo spazio espositivo dell’Ara Pacis a Roma la mostra di Salgado volge lo sguardo in un atmosfera antropologica dell’uomo immerso nella “sua” natura primordiale. L’allestimento ma soprattutto la qualità delle stampe è di una carica estetica impressionante e varrebbe la pena di accostarsi non solo al patrimonio da salvaguardare ma a quel contenuto che si impone all'attenzione ed al ricordo immedesimandosi nelle situazioni proprio come fa Salgado, riflesso nel tenero e grande occhio di una foca.
Link di riferimento
www.arapacis.itwww.amazonasimages.com
Serena Micantonio
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