Il titolo della mostra prende spunto da un testo di Rem Koolhaas del 2001 in cui il celebre architetto indaga quegli spazi della società contemporanea denominati " Junk-space " ( spazi - spazzatura ) ovvero quelle parti residuali del territorio urbano, ai margini delle strade e delle periferie, che talvolta vengono sottratti al loro anonimato grazie a uno sguardo attento e curioso, che stempera i toni e alleggerisce le immagini, sottraendosi così al rischio di cadere nella facile retorica dei cosiddetti "non-luoghi" suburbani o extraurbani. E' questo il caso delle fotografie di Simone Ludovico, in cui gli scatti, di un nitore esemplare, consegnano all'osservatore una serie di paesaggi notturni ritratti come " una composizione di luminarie ", secondo quanto dichiarato dall'artista, in cui i segni e i disegni che caratterizzano questi territori al tempo stesso conosciuti e ignoti, " brillano ad intermittenza ".
La mostra proseguirà fino al 30 gennaio, aperta dal martedi al sabato, dalle 16 alle 19 e la mattina su appuntamento ( cell. 3408348773 )