Mostre gratuite a Milano – idee per il week-end del 10 marzo

Creato il 11 marzo 2012 da Masedomani @ma_se_domani

Una soleggiata domenica con assaggio di primavera innegabilmente invoglia alla passeggiata. Se si è in quel di Milano vien subito in mente il grande parco Sempione – la vista Castello non si disdegna mai! – soprattutto nelle ore più calde e, qualora si avessero pargoli, vi è pure un luna park dove lasciarli sfogare. Ma come chiudere la giornata?

Oggi vi segnaliamo qualche attività in zona centrale che ha la peculiarità di essere low cost e divertente. Partiamo dalla Triennale dove si può fare una vera e propria indigestione di piccole (e grandi, ma di quelle parleremo più avanti) esibizioni curiose, intriganti e stimolanti.

 Al piano terreno, a fianco del guardaroba consigliamo, in primis alle signore, di oltrepassare la porticina che trovate alla vostra sinistra ed esplorare la piccola ed intima sala di MCI, ricca di oggetti tanto curiosi quanto colorati, bizzarri e perché no pure funzionali… ovviamente se incontrano le vostre esigenze Stiamo riferendoci alla esibizione temporanea (sarà infatti visibile solo sino al 23 marzo 2012) del designer Roberto Fallani, “Seduto ad arte ed illuminato”. Una selezione di poltrone e lampade, appunto, che ci portano in un paese delle meraviglie dove tutto pare possibile: è l’unione di colore, fantasia, creatività, tecnologia e praticità. Si, si includo anche quest’ultimo aggettivo dopo aver visto (e purtroppo non provato) Butler. No, non pensate sia un attore mascellone hollywoodiano, sareste lontani anni luce. Mi sto riferendo ad una enorme poltrona polifunzionale, dalla forma avvolgente che ricorda un caldo abbraccio, che ha lo scopo di coccolarvi: essa è in grado di soddisfare tanti di quei piccoli capricci tipici di chi vuole godersi il giardino in totale relax: tv, led, ventilatore, mini frigo, cassaforte, stereo e tanti altri techno gingilli che non vi raccontiamo perché la sala merita davvero una visita.

Salendo invece al piano superiore, vi attende altra temporanea ad accesso libero, dedicata al design eco-sostenibile, emergente, e giovane. Nell’ambito di “Silent Revolutions – Design contemporaneo in Slovenia” sono infatti esposti oggetti appartenenti alla nostra quotidianità creati da giovani designer selezionati dal museo dell’Architettura e del Design della vicina Lubiana. Dedicata agli ultimi vent’anni in un paese la cui indipendenza è decisamente recente (1991), questa mostra focalizza sull’evoluzione del design e sulla collaborazione con grandi marchi che si sono resi disponibili a sperimentare forme e materiali nuovi, e ci pare di entrare nella casa dei balocchi che, ovviamente, fa emergere tutta la nostra sindrome di Peter Pan. Ci sono infatti giochi per bambini, ma pure elettrodomestici, semplici sedie da giardino così come sci ed altre attrezzature per sport e tempo libero, la voglia quindi di toccare e provare sorge spontanea così come la curiosità per un paese che in silenzio è in evoluzione e vuole emergere.

L’arte avrà stimolato il vostro appetito e la vostra sete, e sarà giunto il momento di un buon aperitivo. Appuntamento con il Feel Good Lounge di corso XXII marzo e con il fotografo Hans Burger per una esposizione che si sviluppa interamente intorno al gioco di sguardi, ed è dunque opportunamente intitolata “Guardami”. Un titolo che rappresenta il traslato fra diversi piani di significato, dall’invocazione universalmente lanciata da ogni ritrattista al suo modello ad un più sottile confronto fra l’opera fotografica e l’osservatore. Ed è assolutamente così: i ritratti di Hans, scattati con il supporto di una tecnica illuminativa delicata e non invasiva, si lasciano guardare e rivelano il forte rapporto emozionale fra artista e modello. Uno scambio di sensazioni che appare ancor più complesso da ottenere se si considera che “Guardami” è una mostra in divenire, in cui i protagonisti saranno gli stessi avventori del Feel Good  che vorranno farsi catturare dall’obiettivo del fotografo spezzino in una continua evoluzione espositiva.

Bando alla timidezza, dunque, e lasciatevi ritrarre!


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