Mostre Milano 2013, GONG OM happening orientale no stop a Spazio Tadini, di Michele Ulisse Lipparini

Creato il 17 ottobre 2013 da Milanoartexpo @MilanoArteExpo

Mostre Milano 2013 – Gong Om

Mostre Milano 2013, GONG OM a Spazio Tadini (MAPPA) Arte Contemporanea: mostra e happening no stop a cura di Fortunato D’Amico fino al 2 novembre 2013. Prossimi appuntamenti: Venerdì 18 Ottobre, 20:00 – 22:30: Renucio Boscolo, incontro Sull’arte della parola nell’arte e nel tempo / Sabato 19 Ottobre Workshop di Shaolin (per i successivi appuntamenti, compreso un workshop di Paolo Tofani, fondatore degli Area, vedi >LINK) -  Recensione (e fotografie) di Michele Ulisse Lipparini per Milano Arte Expo:

India. Ci siete mai stati?

Connessioni. Nella modernità, qualunque cosa sia, non si parla d’altro. Facciamo un passo indietro e pensiamo al sincretismo, non è un fenomeno virtuale, non comunica in codice binario, non vive di real time. Invece, vive nell’incontro di persone, di culture, mescola tradizioni culinarie, abitudini religiose, costumi sociali, elementi estetici del vestire e qualsiasi altro aspetto che desti interesse proprio in virtù della sua alterità. In genere, il sincretismo prende corpo senza una pianificazione, quasi in balìa del caso, ed è fisiologico quando due o più popolazioni s’incontrano nello stesso luogo fisico, dove cominciano una convivenza foriera di gioie e dolori. Gli anni sessanta hanno visto il diffondersi di un nuovo tipo di turismo, che non era un vero turismo ma più una necessità di scoprire cosa c’era dietro l’angolo di casa per allargare i propri orizzonti intellettuali e per ridefinire nuove identità, era il viaggio come esperienza cognitiva, la ricerca di una nuova visione, individuale prima ma necessariamente collettiva in seguito. > 

Ha preso il via un flusso apparentemente caotico, persone fisiche ed esperienze metafisiche, un insieme di sentieri circolari, sulla rotta ovest-est-est-ovest, seguendo la bussola dell’utopia che voleva negare la società dei consumi come unica soluzione.

Quel decennio partorisce il fluido sincretismo di culture non comprese all’interno degli stessi confini. Un libero scambio d’ingredienti che influirà sulla Beat Generation, che produrrà la cultura hippie, che contaminerà i Beatles di curry e sitar, che regalerà all’Occidente lo yoga e la meditazione, e la speranza di un altro mondo possibile.

Spazio Tadini Gong Om , mostra di arti orientali – foto di Michele Ulisse Lipparini

Oggi, trascorsi i decenni e perduta l’innocenza, da Berkeley al Maggio Francese, fino agli Anni di piombo, superata la sbornia New Age che ha attinto a piene mani alle pratiche orientali, talvolta anche svilendone i contenuti, siamo in grado di fare un bilancio senza l’incanto di chi si trovava di fronte a un’onda imperfetta ma incontenibile. Nella modernità, qualunque cosa sia, abbiamo visto l’esempio del micro-credito, abbiamo visto la medicina occidentale confermare il sapere orientale che si articola di medicina cinese, agopuntura, di filosofia Veda, della lettura del corpo come insieme energetico con punti di snodo, ormai i chakra sono parte del nostro vocabolario, e sono state lasciate da parte la diffidenza iniziale e la scontata ironia.

E nel presente, che è una cosa molto precisa, cioè il periodo che va dal 12 ottobre al 2 novembre, allo Spazio Tadini (centro culturale in via Jommelli 24 diretto da Francesco Tadini e Melina Scalise), c’è modo di godere di molti frutti nati dall’innesto di questo incontro. Gong Om – a voi scegliere quali assonanze possibili evochi questo nome nel vostro immaginario – è un happening no stop.

Arte Orientale Milano – mostra a Spazio Tadini – fotografie di Michele Ulisse Lipparini

La plasticità dell’arte scultorea indiana in display con manufatti che datano fino a 1500 anni or sono, i soggetti sono quelli classici (la figura femminile di una statua senza testa ci svela inequivocabilmente i riferimenti scelti da Magnus, autore che all’Oriente ha guardato come costante fonte d’ispirazione, Maestro dell’Arte del fumetto, per il suo capolavoro Le femmine incantate, e soprattutto per l’episodio Il muro dipinto, pubblicato sotto l’egida di Luigi Barbieri, agente in missione per la Cultura in Italia, appena scomparso e mai troppo riconosciuto), meno classica invece è la rivisitazione che di quei soggetti – Ganesh, Shiva e altre divinità induiste – fanno alcuni pittori contemporanei.

Dal Tibet giungono alcune porte di case, su cui venivano rappresentate figure sacre, oppure maschere, o bestie feroci, disseminate in vari punti della mostra. Ormai mutate in icone, una in particolare potrebbe stupire, quella tigre che occhieggia e spinge a chiedersi se Antonio Ligabue fosse in realtà un pittore tibetano reincarnato, il che, forse, spiegherebbe le sue difficoltà comunicative.

Nella sala grande di Spazio Tadini, quella col lucernario, ci sono alcuni letti di provenienza cinese, direttamente dal XIX secolo, quando le cose venivano costruire per durare. Rigidi alla schiena, salutari per il corpo. E poi panche, sedie, tavolini, separé. Sempre e rigorosamente oggetti esteticamente armoniosi, A incorniciare a dovere questa parentesi spazio-temporale, le foto dalle prime edizioni del Festival del Parco Lambro e dal Centro Culturale Macondo, due situazioni nate proprio intercettando quel flusso apparentemente caotico, ci accompagnano a testimoniare la reale esistenza di quel sincretismo dinamico, senza specifici confini.

Se tutto questo non bastasse, ci sono corsi e workshop: yoga buddhista cinese dei monaci shaolin, e una loro performance, cucina e spiritualità, meditazione chan. Paolo Tofani, fondatore degli Area terrà un concerto e alcuni laboratori. Angelo Russo condurrà un seminario sul mondo vedico. Il maestro di cerimonie e ideatore della manifestazione è Fortunato D’Amico. Gli eventi sono gratuiti o a prezzi davvero contenuti.

Se non siete mai stati in India, ora non avete più alibi, visto che grazie a questa titanica iniziativa è il caso di dire che se la montagna non è andata dai Veda…

Michele Ulisse Lipparini

Milano Expo – mostre e workshop a Spazio Tadini di arte orientale

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Mostre Rassegne Eventi Expo a Milano:

Spazio Tadini presenta

GONG OM (Going Home) : SUONATI E MEDITATI

a cura di Fortunato D’Amico

Dal 12 ottobre al 2 novembre 2013

Informazioni :

SPAZIO TADINI Via Niccolò Jommelli 24, 20131 Milano

 +39 02 26 82 97 49 - http://www.spaziotadini.wordpress.com

MM Loreto, MM Piola, Bus 62, 81

Gong Om Spazio Tadini – fotografie di Michele Ulisse Lipparini

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MAE Milano Arte Expo -mail:milanoartexpo@gmail.com- ringrazia Michele Ulisse Lipparini per il testo e le fotografie sull’happening / mostra a Milano presso il centro culturale – di Francesco Tadini e Melina Scalise – Spazio Tadini GONG OM Suonati e Meditati.


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