Mostri sotto al letto…paura di viaggiare?

Creato il 17 gennaio 2013 da Sarettajan @girotrottolando

Oggi è come se partissi anch’io… La più grande soddisfazione dopo mettersi in viaggio è aiutare gli altri a viaggiare… Così, quando aiuto qualcun’ altro a muovere un passo dopo l’altro fuori dai confini quotidiani, oltrepassando la dogana del pregiudizio e della paura, tutto ciò che chiedo in cambio sono i suoi occhi. Tranquilli, non sono una venditrice illegale di cornee né voglio ridurvi come nel film Coraline, con dei bottoni al posto degli occhi (film di Henry Selick che consiglio). Li voglio solo in prestito. Voglio viaggiare con voi attraverso le vostre foto, i vostri racconti, le vostre conversazioni skype… Sarò come una pulce fastidiosa sempre presente sulla vostra spalla.

Vista dal Palazzo Orsini di Bomarzo, provincia di Viterbo, un giorno nebbioso...

Ricordo che una volta una mia amica mi disse “Sapevo che quel paesaggio ti sarebbe piaciuto quindi mi sono congelata per filmarlo fuori dal finestrino dell’auto. Ho quasi perso una mano!! Non so se amarti per avermi convinto ad andare od odiarti per essere qui con me anche a distanza!!“. Io so che ha scelto la prima opzione. Perché per convincerla ad accettare quel viaggio in Scozia, ho dovuto fare un lavoraccio!! Dato che lei adesso in Scozia ci vive e dato che colui dal quale non era sicura di accettare in regalo quel viaggio, adesso è il padre di sua figlia, direi che posso ritenermi soddisfatta, dopo settimane di ViaggioTerapia sui cuscini di casa mia.

Quirang, Isola di Skye, Scozia

Cos’è che spaventa le persone riguardo ai viaggi? Perché ci facciamo tanti dubbi e perplessità su questioni assurdamente ridicole che qui, a casa nostra, non ci sogneremmo mai di fare?? Se un barbone a Roma Termini ci chiede l’elemosina nelle sue maniere bizzarre lo ignoriamo e ce ne andiamo. Se siamo nervosi gli rispondiamo pure male. Perché se ci capita in India dovremmo allarmarci??

Se il risotto alla cantonese a Piazza Vittorio ci rimane sullo stomaco per 2 giorni prendiamo un enterogermina e ce ne dimentichiamo. Perché se ci capita lo stesso in Vietnam firmiamo di corsa il testamento??
Si tratta di pregiudizi che fanno si che, a meno che non si tratti della classica vacanza di 15 giorni all-inclusive (tristezza e banalità comprese! leggete il post sul perché è meglio evitarli!), per tutti gli altri viaggi un po’ fuori dagli schemi dobbiamo superare tutte quelle barriere psicologiche create dal nostro cervello settato su alcune impostazioni di base come:
1- Devo prenotare assolutamente tutto per poi non avere problemi!!
2- Non dormirò mai in Couchsurfing perché poi chissà chi mi capita!!
3- Ho scelto un albergo con cucina internazionale perché se poi mi sento male??
4- Ho prenotato anche le guide da qui perché almeno parlano italiano!!
5- Non uscirò dall’albergo da solo/a  perché non è sicuro, poi si vede subito che sono un turista vedi come mi fregano ben bene!!
6- Non prenderò mai quegli autobus puzzolenti e trasandati, chissà quando arrivano e se arrivano!
7- Non parlerò con gli sconosciuti, sicuramente hanno cattive intenzioni o vogliono vendermi qualcosa!!

Parco degli Acquedotti, Appia Antica, Roma

Queste e tante altre preoccupazioni ci bloccano tanto che a volte rinunciamo a viaggiare. In fondo vale la pena sforzarsi di superare tutte queste paure, accettando anche una parte di rischio, per viaggiare? Vale la pena lavorare su se stessi duramente per sfatare false credenze e smascherare luoghi comuni?

Si, ve lo posso assicurare, vale la pena.

E’ per questo che io mi sono tanto prodigata affinché mio cugino scegliesse la Grecia on the road piuttosto che la crociera da pensionato vendutagli da un astuto, ma non abbastanza, agente di viaggi che pur di accaparrarsi quel 30% di percentuale venderebbe Las Vegas a mia nonna!

E’ per questo che ho sottratto brutalmente un amica di mamma da un hotel 6 stelle plus a Marsa Alam per scaraventarla in una casetta di paglia in Irlanda. Casetta dove è poi tornata puntualmente l’anno dopo e quello ancora…

E’ anche per questo che oggi, anche se non sarò io in aeroporto a partire, (il mio viaggio è saltato, slittato, scivolato, ma non cancellato …) ma il mio collega fotografo JuanCa, mi sono comunque messa le scarpe da trekking e il marsupio. E scrivo così, vestaglia, scarpe e marsupio in suo onore! La meta è la stessa, l’Argentina. La differenza è che lui ci è nato e vissuto lì e non ci tornava da tanti, troppi anni… Per tutte quelle ragioni che, quando ci pensi, sembrano sensate, ragionevolissime, e, solo quando inizi a superarle, ti rendi conto di quanto siano ridicole e fuorvianti. E lui aveva bisogno solo di una piccola spintarella. E io sono esperta in spinte verso il vuoto. Mi avvicino quatta  quatta e… TONF! Vi lancio.

Essaouira, Marocco

Se torniamo ai dubbi amletici elencati prima ad esempio, vi accorgerete di come in un istante possono scoppiare come bolle di sapone sulla faccia perplessa di un bimbo. Mettetevi comodi sul  lettino e riflettete:

Number 1: Quali sono questi famosi problemi in cui incappereste se non prenotate, tutto ma proprio tutto, in anticipo?? Dovrete camminare tanto alla ricerca di un posticino accogliente e adatto a voi dove passare la notte? Mettetevi scarpe comode!

Magari troverete questo posticino ma sarà carissimo?? Contrattate se potete altrimenti passate al prossimo!!

Si è fatta sera e non avete trovato niente? Non avete cercato bene!! C’è sempre qualcuno disposto ad ospitarvi, persino gratis, se siete in difficoltà.

Khamlia, Marocco

E così ci ricolleghiamo al Number 2: Perché mai proprio voi dovreste incontrare il tanto temuto, leggendario Serial Killer del Couchsurfing??? Avete visto troppi film splatter!! Io ho fatto Couchsurfing tante volte, anche in Marocco (oddiooooo, il Marocco, ma non è pericoloso??????) e nessuno mi ha mai inseguito in un bosco con una sega né fatto a pezzi e messo in un congelatore! Il massimo che mi è potuto succedere è stato mangiare e bere tanto e tanto bene da rischiare l’esplosione in stile Signor Creosoto dei Monty Python!

Spesso vi lamentate di non avere i soldi per poter viaggiare, ma poi rinunciate alla forma più economica, anzi gratis, di alloggiare, solo perché pensate che, dietro alla volontà dei viaggiatori di conoscere altri viaggiatori, solo per amore della conoscenza e dello scambio, ci sia un losco piano di sterminio di viaggiatori fiduciosi!!

Parco del Sempione, Milano

Gli stessi viaggiatori vittime del Couchsurfing, potrebbero essere uccisi anche dalla sottile e astuta tecnica conosciuta come “Vuole assaggiare qualche nostro piatto locale?“,  question Number 3. ” E’ no è, mica mi faccio fregare così facilmente!! Mangio queste rane fritte e poi mi rovino la vacanza!! No, grazie, riso in bianco per favore!!“. Ma, fatela finita e assaggiate!! Basta una cura di fermenti almeno due settimane prima della partenza per rinforzare lo stomaco! E poi se doveste stare male, nonostante ciò (molto improbabile), non morirete mica e avrete qualcosa di divertente da raccontare! Anche quello fa parte dell’esperienza, se per esperienza intendiamo tutto ciò che possiamo provare con i nostri sensi, materiale ed immateriale che sia. E rinunciarci per paura di passare un po’ di tempo a tu per tu con il bagno è da vigliacchi!!

Irlanda

Dubbio Number 4: Ovunque andrete incontrerete guide locali che sanno parlare 5 o 6 lingue senza essere mai andati a scuola. Perché? Perché da sempre si dedicano a quel mestiere ed hanno imparato a relazionarsi con turisti provenienti da tutto il mondo. Certo non coniugheranno bene tutti i verbi (d’altronde neanche in parlamento lo fanno), ma non è comunque meglio che una guida che parla perfettamente italiano, ma ha studiato quei luoghi solo sui libri, esattamente come voi? Cosa può darvi in più?

Se un giorno per qualche evento incredibile Ciampino dovesse diventare luogo di interesse mondiale (magari ci atterreranno gli alieni, proprio lì, accanto a Ryan Air) io sono sicura di poter essere una guida preziosa per le orde di turisti che arriveranno! Perché né conosco tutti i segreti, dai panini con il prosciutto più saporiti ai bar che fanno cappuccini di soia. Da come evitare code alla posta a come conoscere i grandi personaggi del Phanteon dei pazzi del paese, credetemi abbastanza affollato.

Sono sicura che ognuno di voi potrebbe essere una guida preparatissima della propria città/paese. Perché allora quando viaggiate non scegliete che sia il “Voi stessi” di quel luogo a guidarvi?

Neve sul Po

Number 5: Non volete essere tacciati subito come turisti ricchi, facili prede?? Se non avete indosso un Rolex o una borsa Prada e non siete vestiti di beige da classici colonizzatori stranieri come Alberto Sordi quando va in India siamo già ad un passo avanti. Se non scrivete sul vostro I-pad mentre passeggiate è un punto in più. Non possiamo evitare che ci individuino come turisti, specialmente in certi luoghi in cui siamo evidentemente riconoscibili (io vengo scambiata per una spagnola però non mi hanno mai dato della svedese!!) quindi se vogliamo stare almeno un po’ tranquilli e uscire da soli di sera cerchiamo di essere almeno un po’ “neutri”. E’ anche sintomo di rispetto e umiltà quando ci troviamo in luoghi molto poveri (e specifico poveri di ciò che a noi fa sembrare e sentire ricchi, quindi il tutto molto discutibile) e sinonimo di una volontà di integrarsi almeno in parte con il mondo che ci circonda. Io non mi sono mai sentita a disagio indossando un velo sui capelli in Marocco, esattamente come non mi imbarazzo a mettermi in bikini in Spagna. Noi SIAMO i luoghi dove ci troviamo.

Se poi, nonostante il vostro tentativo di integrazione vi individuano e vi derubano, poco male, avete lasciato documenti e cose di valore in albergo no?? Certo la macchina fotografica l’avevate con voi e sarete incazzati  (ops) arrabbiati e in quel posto non ci vorrete rimettere più piede. Ne avete il diritto. Ma potevate prevederlo? No. Potevate rinunciare a quell’avventura per la remota possibilità che poteva accadere? No. Siete stati semplicemente sfortunati.

La mia carissima amica Patu (Vi ricordate dei suoi piedi? e di quando ci siamo perse di notte a Milano?) in Brasile è stata derubata sotto minaccia armata. Si è spaventata. Ma continua ad andare tutti gli anni in Brasile. Lo ama. Con tutte le sue contraddizioni. Come io amo Roma nonostante sulla metro abbiano provato a derubarmi diverse volte. Non potete rinunciare a conoscere o smettere di amare qualcuno o qualcosa solo perché ha dei difetti.

Sardegna, costa nei pressi di Arbatax

Number 6: Fidatevi di me, quegli autobus arrivano. L’unica differenza è che prima si fermano ad aspettare che attraversino le pecore, si fermano ad aiutare un camion infangato e a cambiare la ruota, a volte le ruote, che hanno bucato. Si fermano al bar a prendere un caffè dopo pranzo e vanno piano per non far prendere freddo a quegli sfigati (probabilmente voi) che vi siete seduti dove i finestrini sono rotti. Vanno piano anche perché se accelerano troppo fondono il motore. Si fermano perché a volte lo fondono lo stesso. Ma state sicuri che arrivano. E state sicuri anche che sarà in quelle ore di ritardo che voi conoscerete persone interessanti, pecore simpatiche e vecchietti saggi. Saranno loro che vi sorrideranno vedendovi imprecare contro il destino infame e allora vi racconteranno la storia della loro vita, costringendovi poi a ringraziare quello stesso destino che avevate insultato e che ora vi ha regalato un amico, una boccetta di Rum e una gallina. Ancora viva.

Londra, St James's Park

Number 7: La regola del non accettare caramelle dagli sconosciuti vale fino ai 12 anni circa! A volte penso… Quando qualcuno mi vede girare con lo zaino rotto, i pantaloni calati e il cappello che mi copre pure gli occhi forse non avrebbe paura anche di me?? Eppure io quando cammino cerco di schivare pure le formiche. Non riesco a fare del male neanche ai peluche!  Quindi come si fa a dubitare degli estranei solo dall’aspetto?? E anch’io attacco bottone con tutti, ma non perché voglio vendergli qualcosa! Solo per chiacchierare! Non potete rinunciare a parlare con qualcuno solo per prevenirvi da qualche fantasioso pericolo! E anche se fosse che quel qualcuno voglia vendervi qualcosa, come in Marocco ad esempio, dov’è molto facile che accada…Embè?? Anche se fosse? Potete sempre dire di no e prendervi comunque un tè insieme! E se invece avesse qualcosa di bello da vendere? La lampada di  Aladino può nascondersi ovunque! Tenere chiuso il portafogli non significa non poter aprire la mente!

Non è facile decidere di oltrepassare tutte queste barriere pur di lanciarsi nei viaggi più meravigliosi. Ma se avete letto fino a qui già lo state facendo. Tutti quanti abbiamo dei mostri sotto il letto. Solo in pochi però decidono di prenderli per mano e camminarci insieme. Noi smetteremmo di averne paura e loro di spaventarci.

Foto del libro di favole "Yo mataré monstruos por ti" di Santi Balmes, cantante dei Love of Lesbian

Ve la sentite di infilare una mano sotto al letto?


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