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Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Siamo alle solite: l’uomo è il soggetto della campagna o meglio dire interlocutore e la donna l’oggetto questa volta non passivo ma addirittura anche l’antagonista.

Questa è la segnalazione di una mia lettrice ed è un esempio di come il nostro Governo spenda i nostri soldi per realizzare spost nemici delle donne.

Nello spot è presente la classica allegoria cristiana della donna “diavolo tentatore” e della santa/puttana, che nel nostro contesto appare molto offensiva, in quanto, molto misogino e riduttivo nei modelli femminili.

 Inoltre è presente lo stesso stereotipo di donna-oggetto, non solo sessuale (la tentatrice con una forte carica erotica), ma la ragazza viene proprio oggettificata e relegata al ruolo di tentazione o di droga.

 Ben più grave è il fatto che qui non si tratta di una pubblicità commerciale ma di una pubblicità patrocinata dal governo con i nostri soldi. Ciò significa quanto lo stereotipo arcaico femminile sia radicato nella politica.

Siete sicuri che uno spot simile non offra un pochino (o forse di più) un contesto favorevole alla violenza sulle donne? Come può lo stesso governo ad aiutare le donne vittime di violenza se in esso è radicata tale concezione femminile? Infatti non lo fanno.

La mia lettrice mi chiede se fosse possibile denunciarla allo Iap. Temo di no anche perchè sto perdendo fiducia verso il Giurì.

Comunque sia dovremmo tentare, perchè è scandaloso lo steroetipo femminile che essa promuove, quello della donna da sposare, quella casta e pura e quello della donna “diavolo tentatore”.

Con grande sorpresa ho scoperto che ne parla anche femminismo a sud



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