Halloween si avvicina e sto preparando un post molto impegnativo, il primo di una serie (spero lunga), che tratterà dei fondamenti della letteratura fantastica e dell’orrore. Mi sono reso conto che il rischio di essere pedanti è sempre dietro l’angolo, ragion per cui alleggerirò il tutto intervallando i post seri e ponderati alle sciocchezze.
‘Sto turno tocca ad uno dei casi più ridicoli e contemporaneamente più inquietanti (se non altro per l’idiozia della gente). Parlo del Mothman, meglio conosciuto come l’Uomo Falena, reso noto presso il pubblico italiano da uno dei documentari più assurdi della recente storia televisiva.
Le bufale della cronaca vengono spesso ribaltate in ottime narrazioni. Spesso, come nel caso di Amytiville e della truffa conclamata che ha dato origine ad una delle serie horror più famose, sono proprio le storie piene di elementi credibili e tratti dal nostro quotidiano a trovare più spazio negli incubi della gente. A questo proposito, il Mothman potrebbe essere un ottimo protagonista di un romanzo dello Stephen King dei tempi d’oro (dopo Christine, la macchina assassina, potrebbe esserlo qualsiasi cosa, anche il modem del tuo pc, guarda tutte quelle luci, non sono inquietanti?) e, ciononostante, rimane assai ridicolo come notizia di cronaca. Questo vale anche per molte teorie complottistiche a cui il Mothman oscenamente si lega.
La creatura in questione è stata avvistata più volte nella Virginia Occidentale, Charleston, Point Pleasant e nella regione dell’Ohio fra il novembre 1966 e il dicembre 1967. I testimoni hanno descritto l’entità come un essere delle dimensioni di un uomo, con le ali e grandi occhi rossi rifrangenti o luminosi, è dotato inoltre di una velocità innaturale.
Ma caliamoci per gradi in questa spirale di follia, accompagnati nel viaggio dallo scaltro Giacobbo (spero i tizzi della SIAE non mi rompano le palle per i video perché mi secca controllare se è tutto a posto con la legge):
“Avremo a che fare con un mostro, con una antica maledizione, con un serie di fatti drammatici e di fatti incredibili.”
ll primo avvistamento di Mothman
Il primo avvistamento del Mothman risalirebbe al 12 novembre 1966. Un gruppo di cinque uomini che stava preparando una tomba in un cimitero vicino a Clendenin vide “una figura umana di colore marrone e dotata di ali” uscire dalla vegetazione. L’avvenimento in questione è il primo in ordine cronologico, ma viene riportato solo in seguito, probabilmente perché gli uomini erano ubriachi fradici e non volevano fare figure di merda con le rispettive famiglie.
Secondo avvistamento dell’Uomo Falena (il mistero si fa fitto, sono cretini o fingono?)
L’avvistamento successivo, relativo al 15 novembre, coinvolse due coppie sposate di Point Pleasant, Roger e Linda Scarberry e Steve e Mary Mallette.
Secondo il loro racconto, stavano passando in automobile nei pressi di una fabbrica di TNT, in disuso dalla Seconda guerra mondiale, quando videro due strane luci rosse all’ombra di un vecchio generatore accanto al cancello. Scesero dalla macchina e si avvicinarono (notare la dinamica demente da film orror di serie B: invece di scappare si avvicinano al pericolo). Arrivati in prossimità delle luci, si accorsero che non erano altro che gli occhi di un grosso animale “dalla forma di un uomo, ma più grosso, di circa due metri di altezza, con grandi ali ripiegate sulla schiena”. Terrorizzati, fuggirono verso la città, inseguiti dalla creatura in volo. Giunti a Mason County, raccontarono l’accaduto al vicesceriffo Millard Halstead, che in seguito dichiarò :“Conosco questi ragazzi da quando erano nati. Non si sono mai messi nei guai e quella notte erano davvero spaventati. Li ho presi sul serio.”
La caccia all’uomo falena, il culmine della follia
Proprio mentre i cittadini di Point Pleasant si armano di fucili, torce e si riforniscono di Lsd dallo spacciatore locale, due donne con un neonato (sic!) avvistano la malefica creatura di fronte al punto di stoccaggio della dinamite. Che cosa ci facessero due donne con un neonato al deposito della dinamite è un mistero grande almeno quanto l’origine dell’Uomo Falena.
Eccovi il tristissimo resoconto di quella spirale di follia nota come Voyager. Se riuscite a non morire dal ridere quando Giacobbo si chiede “come mai nessuno è mai riuscito a mettergli le mani addosso” allora fate anche voi parte della cospirazione:
Da notare anche le immagini alla cazzo (leggasi prese da cartella sfondi per il desktop) che partono a metà video, Nazgul compreso. Maledetti!
John Keel, di cui parleremo più sotto, è lo stesso che nel terzo video riceve telefonate che gli annunciano “fatti che poi si avverano.”
Quali? Boh.
Tenetelo in mente perché è un tipo parecchio spassoso. Tra le altre cose è pure lo scrittore di The Mothman Prophecies. In sostanza, la bibbia del caso Mothman. Insieme a Giacobbo, John Keel è dunque il principale responsabile davanti a dio di tutte queste assurdità.
Ritornado al documentario, noterete, dopo la breve parentesi Mothman, come tutta la discussione finisca per scadere nell’argomento Ufo, che fino ad allora, scandalosamente, non era stato toccato. Sotto la faccia stitica di Giacobbo si avvertiva stesse covando qualcosa. La sua mente, così pronta e reattiva, non poteva non avere colto la chiara equivalenza tra Mothman e Ufo. Del resto, anche la solerte ellyna90 fa notare nei commenti al video di Youtube:
uomo falena = ufo
piramidi = ufo
maya = ufo
satana = ufo
miononno = ufo
ebbasta!! eccheccazzo!!
Il crollo del Silver Bridge
A Keel viene profetizzato un evento soprannaturale. Durante la notte di natale, esattamente durante l’accensione dell’albero presidenziale in diretta tv, si sarebbe dovuto verificare un black-out totale.
Brividi, eh?
Manco a dirlo, non succede nulla. Keel, seduto stolidamente davati alla tv, nella solitudine di casa sua, con una torcia in mano (evitiamo facili ironie) è deluso dalla cosa. Ma un uomo come lui non può darsi per vinto così facilmente. Ha predetto un disastro (che cazzo di disastro è che si spegne l’albero di natale del presidente?), e ci sarà un disastro! Infatti riceve una telefonata che gli annuncia che è caduto il Silver Bridge di Point Pleasant.
Giubilo.
Keel è raggiante. Esce in strada come Ebenezer Scrooge dopo avere ricevuto la visita dei tre fantasmi del natale, pronto a congiungersi carnalmente con il piumato Uomo Falena, compagno di una vita spesa ad indagare misteri di cui non si sentiva il bisogno.
É tutto fantastico, direte voi, ma ancora non si capisce quale caspita sia il legame tra Mothman e le telefonate ricevute da questo demente che passa natale aspettando un blackout e le telefonante di un uomo misterioso…
A questo punto passiamo ad analizzare il caso con maggiore serietà.
Le due teorie più accreditate sul Mothman
Inseguito a questi tristi fatti, successivi al periodo ’66-’67, Mothman si conquisterà ulteriore fama grazie alle apparizioni nei luoghi di famosi incidenti. Keel , nel suo celebre romanzo-inchiesta The Mothman Prophecies (1976) sviluppa una articolata teoria del complotto che si propone di spiegare Mothman mettendolo in relazione con altri misteri come UFO, Men in Black, poltergeist, avvistamenti di Bigfoot, e infine con il crollo del Silver Bridge.
John Keel crede che Point Pleasant sia una “finestra”, un luogo che per molto tempo ha riportato avvistamenti di strane creature, strane luci e il viavai di strani figuri vestiti di nero interessati ai fatti in questione. Il tutto, badate, sempre molto strano.
Altri hanno ricondotto gli eventi alle leggenda di Cornstalk Curse, una maledizione che fu lanciata da un guerriero indiano su Point Pleasant nel 1777. Pare che il guerriero, di nome Lama di Mais (WTF?), sia stato ucciso a tradimento dagli spietati coloni inglesi durante un’ambasciata amichevole. Il Lama di Mais, secondo il verbale dei carabinieri, aveva cercato di pugnalare uno degli inglesi con una pannocchia, fallito il tentativo, era stato baionettato fino a cambiare il nome in Lama di Gruviera.
Colvin, che con tutta evidenza è pazzo pure lui, afferma invece che “Mothman è una creatura soprannaturale con l’incarico di aiutare l’umanità in momenti critici, e che la stessa creatura è nota come Thunderbird presso i nativi americani e come Garuda in Asia.” Il tipo che sostiene ‘sta stronzata appare casualmente in diversi momenti del documentario che però non si ferma mai a chiarire del tutto il suo ruolo.
L'apparizione dell'uomo falena durante, tutto previsto da Colvin...
Tra le altre cose, il fatto che nella pratica le apparizioni non siano verificate e che non siano comunque servite a scongiurare i disastri, non gli ha impedito di fare i soldi con la sua inchesta. Afferma cose assurde senza dare uno straccio di prova. Per esempio dice che un suo amico di infanzia sapeva dell’11 settembre già dagli anni ’60 e che lui stesso, posizionandosi in un punto preciso del cortile dove giocava, avesse visto “edifici esplodere a newyork”.
Ma vaffanculo…
Alla fine della quarta parte si arriva al punto che financo Giacobbo pare essere schifato dalla questione. È stanco, si vede. Il peso di tante domande e tanti misteri irrisolti pesano su di lui più del debito pubblico sulle nostre spalle.
Riflessioni finali su Mothman
Avete mai fatto caso che quando si tratta di indagare un mistero, il modo migliore per trovare una soluzione è quello di legarlo ad altri misteri spesso anche meno spiegabili? Alla fine parlando dell’uomo falena si tirano in ballo l’11 settembre, gli ufo, le varie teorie cospirative, il perché dei libri di Fabio Volo. Alla fine ci si sente così storditi e confusi da darla vinta all’interlocutore.
Ultime notizie del Mothman
Anziché provvedere ad una denuncia per procurato allarme, dal libro di Keel è strato tratto un film dal titolo The Mothman Prophecies con Richard Gere. Ma non è finita, ultimamente sono apparsi su internet dei video che riprendono un’apparizione del Mothman durante il terremoto in Giappone:
Approfondimenti:
La Leggenda della Maledizione di Cornstalk
L’articolo su Carmilla Online
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