Matteo e Tommaso Bencini
"Due cugini, Matteo e Tommaso Bencini, accomunati da una profonda passione per le due ruote, italiane, rumorose e possibilmente veloci. Una vecchia Moto Guzzi 1000 SP, la voglia di realizzare un pezzo unico e tante serate passate davanti ad un banco di lavoro con poche e semplici regole in mente: vecchia scuola, materiali italiani, niente plastica. Il motore 1000SP prima serie è stato “accordato” con condotti elaborati, doppio scarico Sito aperto e due splendidi carburatori Dell’Orto con pompa di ripresa e cornetti in alluminio. Il telaio Moto Guzzi 1000 SP è stato modificato per montare la semicarena anteriore, il serbatoio in vetroresina “endurance” originale anni ’70 ed il codino monoposto. Le pedane arretrate sono in alluminio e sono state realizzate dal pieno su disegno unico. Cerchi Borrani in alluminio con mozzi lavorati al tornio. Staffe in alluminio dal pieno per alloggiare l’impianto frenante Brembo azionato da una pompa anteriore Accossato da 19. L’impianto elettrico è stato completamente riprogettato e semplificato per poter alloggiare la batteria nel codino posteriore ed in modo da nascondere alla vista i vari componenti. Tutto nascosto ma tutto presente, luci di posizione e abbaglianti, clacson, frecce e spie di servizio. La chiave d’accensione proviene da un Maggiolino Volkswagen d’epoca, il contagiri è uno splendido Veglia da corsa d’epoca. La maggior parte delle moto da corsa degli anni '60 e '70 aveva grafiche molto semplici, sia per motivi economici che per poterle riparare semplicemente in caso di bisogno; per questo motivo abbiamo scelto un bicolore verde/bianco completato con scritte Moto Guzzi adesive di derivazione V7 Sport. Ultima chicca da intenditori, le tabelle porta numero hanno una T di “Test” fatta con il nastro adesivo, come usava sulle moto da prova all’epoca. La BRT#01 è un omaggio a tutti gli appassionati di moto da corsa che negli anni '60 e '70 facevano grandi sacrifici in nome della loro passione. Ogni particolare è stato realizzato per rispecchiare, il più fedelmente possibile, l’atmosfera che si respirava nei box quando ancora non c’erano i motorhome e si dormiva in tenda; pochi soldi e tanto gas per sentirsi un po’ Agostini ed un po’ Pasolini almeno durante i fine settimana."
Matteo e Tommaso Bencini
Foto: Matteo e Tommaso Bencini
Matteo e Tommaso Bencini