MotoGp – Laguna Seca – 21.07.13
La notizia della tragica perdita di Andrea Antonelli, arrivata poche ore prima della partenza, ha gettato un velo di sconforto su tutto il carrozzone del motomondiale facendo passare ogni cosa in secondo piano (la pole di Bradl, il terzo posto di Bautista, il rientro di Lorenzo e Pedrosa ecc ecc). Oggi non deve esser stato facile correre avendo ancora davanti agli occhi il viso sorridente di Simoncelli.
Alla partenza Bradl ha mantenuto la prima posizione mentre Rossi (approfittando di una brutta partenza di Marquez) era già secondo alla prima curva. La fine del 1° giro (-31 dalla fine) ha visto Bradl in testa seguito da Rossi, Marquez, Lorenzo, Bautista (che sorpasserà Lorenzo nel giro successivo), Pedrosa, Crutchlow, Dovizioso, Hayden, Espargarò, De Angelis, Edwards, Corti, Barberà, Petrucci, De Puniet, Hernandez, Abraham, Staring, Pesek. Nei due giri successivi Bradl è riuscito a staccarsi mentre Rossi ha cominciato ad essere tallonato da Marquez. A 29 giri dal termine Marquez ha sorpassato Rossi al cavatappi dopo avergli dato una bella spallata ed essere usciti di pista entrambi (per pochi metri). Dal giro successivo Marquez ha staccato Rossi cominciando la rimonta su Bradl. A 27 giri dalla conclusione è cominciata la rimonta di Pedrosa su Lorenzo mentre nel giro successivo ha cominciato a calare, sistematicamente giro dopo giro, il divario di Marquez su Bradl mentre Rossi, staccatissimo dai primi due, veniva tallonato da Bautista. A 24 giri dalla fine Marquez è riuscito a portarsi alle spalle di Bradl mentre Rossi seguiva in terza posizione sempre più staccato ma con un po’ di margine su Bautista mentre seguivano (staccati anch’essi) Lorenzo e Pedrosa. Nel giro successivo è aumentato sensibilmente il distacco di Bradl da Marquez mentre a 21 giri dal termine Pedrosa è riuscito a passare Lorenzo (rispettivamente 5° e 6°). A 18 giri dalla fine la classifica ha visto Bradl al comando seguito da Marquez, Rossi, Bautista, Pedrosa, Lorenzo, Crutchlow, Dovizioso, Hayden, De Angelis, Edwards, Barberà. Il giro successivo è continuato ad elastico il distacco tra Bradl e Marquez mentre seguiva Rossi staccato che era riuscito a sua volta a scrollarsi Bautista (che riuscirà a ridurre il margine nel giro successivo). A 14 giri dal termine Marquez è riuscito a sorpassare Bradl, ha cominciato subito ad allungare mentre il giro successivo ha visto Bautista riprendere Rossi e Pedrosa ha cominciato ad avvicinarsi ai due. A 11 giri dalla fine Marquez si teneva saldamente al comando con un buon margine, seguito da Bradl, Rossi (staccato), Bautista (leggermente staccato), Pedrosa, Lorenzo, Crutchlow, Dovizioso, Hayden, De Angelis, Edwards, Barberà, Petrucci, Abraham, Hernandez. A 8 giri dalla fine Bautista è riuscito a riprendere Rossi mentre Hayden ha sorpassato Dovizioso venendo subito risorpassato in rettilineo (c’è stato un contatto tra i due, dovuto ad una sbandata della moto di Dovizioso). Nel giro successivo è continuato l’elastico tra Rossi e Bautista mentre nell’ultimo giro Hayden è riuscito a passare Dovizioso. Mentre Marquez correva in solitaria, negli ultimi giri Rossi ha dovuto correre con Bautista alle calcagna (riuscendo a non farsi passare).
Marquez ha studiato Valentino ed essendo sveglio è riuscito a riproporre i suoi numeri in breve tempo. Oggi, con il sorpasso fotocopia al cavatappi che aveva fatto Rossi su Stoner, è quasi riuscito a far sembrare “facile” un sorpasso in un punto che era ritenuto da tutti addirittura impossibile (almeno fino a quando Rossi non era riuscito a fregare Stoner 5 anni fa). E forse Valentino ha deciso che fosse giusto così, oggi Marquez era più veloce e chi meglio di lui avrebbe potuto raccoglierne l’eredità? E così l’ha lasciato fare, evitando di finire entrambi a terra ma lanciando la sfida per le prossime gare. In attesa che Lorenzo e Pedrosa si rimettano in sesto, sono sicuro che Valentino continuerà a lottare strenuamente con Marquez nel prossimo duello e potrebbero vedersi altre carenate. Bene Bradl, in gran forma, e bene anche Bautista. L’unico neo rimane il grande spavento di Dovizioso in rettilineo: perdere una moto in piena accelerazione non fa pensare bene per le prossime gare o almeno dimostra che alcuni annosi problemi sono ancora lontani dall’essere risolti. L’unico neo mi sono sembrati i doppiati: benché tutti si siano comportati sportivamente, spostandosi appena possibile, alcuni piloti che sopraggiungevano hanno di fatto perso tempo rischiando di aumentare le distanze ed i secondi di distacco accumulati. Psicologicamente, una cosa non da poco.
1) Marquez
2) Bradl + 2.298
3) Rossi + 4.498
4) Bautista + 4.557
5) Pedrosa + 9.257
6) Lorenzo + 12.970
7) Crutchlow + 15.304
8) Hayden + 33.963
9) Dovizioso + 34.129
10) Barberà + 1’ 02.369
11) De Angelis + 1’ 02.604
12) Edwards + 1’ 03.593
13) Petrucci + 1’ 20.450
14) Abraham + 1 giro
15) Hernandez + 1 giro
16) Aoyama + 1 giro
17) Staring + 1 giro
18) Pesel + 1 giro
A) Smith (ritirato a 25 giri dalla fine)
B) Espargarò (ritirato a 27 giri dalla fine)
C) De Puniet (ritirato a 28 giri dalla fine)
D) Corti (ritirato a 29 giri dalla fine)
E) Laverty (ritirato a 31 giri dalla fine)