Mi aspetta una settimana di fuoco, spero anche di tanto cinema e, comunque, l'atmosfera festivaliera della Croisette è unica. Ogni tanto vengo a farmi una dose...
Così come per i miei gusti cinefili, la parola chiave è diversificare. Se seguissi i miei gusti pubblicherei solo ricette di zuppe, paste, risotti e dolci (che cucino ma non mangio).
Ma, ogni tanto, ci sta anche un appetizer come questa crema di mortadella, adatta a essere spalmata su crostini, cracker, fettine di pane caldo o come farcitura di tramezzini.
Una vera sciocchezza da preparare, scegliete voi se preferite una consistenza cremosa o appena più granulosa e masticabile, io ho preferito la seconda, per ottenerle preferite il frullatore piuttosto che un normale mixer-cutter.
Preferibilmente utilizzate una buona mortadella, meglio se di pezzatura grande. Le olive, come al solito io ho la mia scorta di Kalamata ma, in mancanza, andranno benissimo taggiasche denocciolate conservate sott'olio.
Data la grassezza della mortadella non ho aggiunto burro ma robiola e un po' di maionese.
Nessun altro condimento, nemmeno sale.
Tempo di esecuzione: 15'.
-ricetta-
200 g mortadella
100 g robiola
1 cucchiaio colmo di maionese
2 cucchiai di olive taggiasche denocciolate
Aziono la macchina e frullo sino ad ottenere una massa il più fine possibile, che trasferisco in piccole cocottine di ceramica, ideali da portare in tavola.
Se voglio ottenere la consistenza finissima di un paté, passo il tutto nel frullatore.
Ottimo abbinamento con le bollicine di Movia, il Puro Rosé, da uve Pinot Nero, Ribolla e Pinot Grigio, ha sentori di frutti rossi e mantiene un'ottima freschezza in bocca. Invecchiato prima in botti di rovere poi a bottiglia capovolta sui suoi lieviti naturali, è un pas dosé da agricoltura biologica che il produttore consiglia di stappare capovolto, effettuando un vero dégorgement in una boule ricolma di acqua e ghiaccio.